Ne avevate mai sentito parlare?

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 10/11/2015, 14:11
Avatar

Ad calendas graecas

Group:
Member
Posts:
264
Location:
Provincia di Livorno

Status:


Avete mai sentito parlare del Regno d'Araucania e Patagonia? Si tratta di una nazione che non ha mai avuto un riconoscimento ufficiale. Io non ho mai avuto simpatie per i re, ma forse, per una volta nella storia una monarchia occidentale si schierò dalla parte giusta contro il colonialismo! Per conoscere la storia del Regno, bisogna tornare indietro nei secoli, precisamente a quando le tre caravelle di Colombo arrivarono sulle coste del nuovo mondo. A quel tempo, nelle sconfinate terre del sud, il popolo originario dei Mapuche viveva e coltivava le terre che lo ospitavano e le difendeva con un poderoso esercito. Tanto, che i conquistadores spagnoli dopo anni di guerra furono costretti a riconoscere il diritto dei Mapuche alla propria integrità territoriale con il trattato di Killen, era il 6 gennaio del 1641. A questo trattato, che stabiliva le frontiere del territorio Mapuche, ne seguirono altri 28. Per quasi due secoli, i Mapuche continuarono a vivere nelle loro terre. Ma la voglia d’indipendenza di Argentina e Cile dalla Spagna e le mire espansionistiche dei due giovani paesi, una volta che questi raggiunsero la loro indipendenza, preoccupò i leader delle varie comunità indigene. E fu proprio allora, nel 1858, che l’avvocato francese Orélie-Antoine de Tounens, sbarcò in Cile, nella provincia di Araucania. Qui, sin da subito, egli abbracciò la causa della “Nazione Mapuche”. Per la storia ufficiale, Orélie-Antoine de Tounens fu' un francese pazzo che cercò, senza successo, di stabilire una monarchia costituzionale a sud del fiume Bio Bio nel territorio Mapuche. Ma per Quilapán, uno dei più importanti leader della resistenza mapuche contro il Cile, e per altri tremila capi, non fu così. Questi, il 17 novembre del 1860, proclamarono la nascita del Regno d'Araucania e, probabilmente nella speranza che la loro causa avrebbe avuto miglior fortuna se rappresentata da un europeo, dichiararono Tounes re, con il nome di Orélie-Antoine I. Nei giorni seguenti, Tounes promulgò la Costituzione e, il 20 Novembere, dichiarò l'annessione della Patagonia. Nominò un governo, creò una bandiera e coniò una nuova moneta nazionale, “il peso”. Si recò a Valparaiso per rendere nota la formazione del nuovo stato al governo cileno, il quale, si mostrò per nulla disposto a riconoscerne l'esistenza. Fu' arrestato con l'accusa di turbamento dell'ordine pubblico e rinchiuso in manicomio, da dove, dopo due anni, il console francese riuscì a salvarlo e a riportarlo in Francia. Ritornò due volte in Cile ed alttrettante in Argentina reclamando, inutilmente, il suo regno. Intanto, nel 1862, gli stati indipendenti di Cile ed Argentina invasero militarmente il territorio dei Mapuche. Fu' un'autentica “campagna di terrore” che terminò, formalmente, nel 1885. I Mapuche furono sottoposti ad un genocidio costante e brutale. Decine di migliaia di persone furono massacrate e migliaia rinchiuse in campi di concentramento come prigionieri di guerra. Coloro che sopravvissero al massacro iniziale furono perseguitati senza sosta, le loro case vennero distrutte, i loro animali uccisi e i loro raccolti bruciati, con l’intento di distruggere i mezzi di sussistenza e di autosufficienza di un intero popolo. Le terre fertili e le risorse del territorio Mapuche, furono sequestrate e distribuite tra i conquistatori stranieri, mentre i "fortunati" sopravvissuti vennero dispersi, sfruttati come schiavi domestici, condannati a sopportare la fame o, reclusi in piccole riserve, la perdita della loro dignità. Ogni azione in questo piano persecutorio si mostrò parte di una politica sistemica, che trasse le sue origini all’interno di una più ampia strategia di pulizia etnica e di assimilazione. Poco prima di morire, nel 1878, Tounes (Re Orélie Antonie I) creò, in un piccolo appartamento di Parigi, la sua “corte nell'esilio”. Oggi, il popolo Mapuche vive nei territori Wallmapu, terre comprese tra l'Oceano Pacifico e la Cordigliera delle Ande (Cile) e tra la Cordigliera delle Ande e l'Oceano Atlantico (Argentina). In un censimento della popolazione cilena del 1992, condotto da un istituto di statistica, circa 1 milione di adulti si sono dichiarati Mapuche. Inoltre, è stato calcolato che circa 300.000 abitanti dell'Argentina sono Mapuche. Sia in Cile che in Argentina, i Mapuche sono attualmente cittadini di serie B e sono sottoposti a discrimanazioni culturali, economiche e sociali. Il Regno d'Araucania e Patagonia, oggi, continua ad esistere (in esilio in Francia). Il Principe Philippe I è l'attuale re. Reynaldo Mariqueo, (un Mapuche che vive, dal 1976, a Bristol in Inghilterra, dopo essere fuggito dalla dittatura di Pinochet in Cile e da quella di Videla in Argentina), è l'incaricato della Casa Reale per gli affari riguardanti le relazioni internazionali. Oggi, il regno continua a difendere la lotta e l'identità del popolo Mapuche. Esso è riconosciuto dalle Corti in Francia e, attraverso la ONG “Auspice Stella”, ha ottenuto lo Status Consultivo all'ONU che rende ufficiale il ruolo delle ONG e ne attesta la possibilità di svolgere significativi ruoli internazionali.
 
Contacts  Top
view post Posted on 10/11/2015, 16:13
Avatar

In medio stat virtus

Group:
Collegio Probi Viri
Posts:
10,360

Status:


Avevo letto qualcosa in merito. Purtroppo gli ideali spesso, di fronte a fucili spianati, hanno dovuto cedere.
 
Top
segretario_90
view post Posted on 11/11/2015, 17:42




Avevo sentito sì parlare dei Mapuche, ma ignoravo del tutto la storia di questo regno. Davvero molto interessante.
 
Top
2 replies since 10/11/2015, 14:11   46 views
  Share