Recensione: La Rosa Purpurea del Cairo.

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Fede#91
view post Posted on 5/11/2015, 22:10




Mi piacerebbe proprio iniziare con lui, "La Rosa Purpurea del Cairo", film da cui ho tratto il nome per questo Circolo e fra i miei preferiti in assoluto.
Questa magnifica pellicola, datata 1985, non poteva che discendere dal genio di Woody Allen, un grande a tutto tondo nel campo cinematografico. Ma andiamo diretti al cuore di questa "commedia". Cecilia, la giovane e bellissima protagonista impersonata da Mia Farrow, insoddisfatta della propria vita ed incapace di far fronte alla sua disastrosa situazione economico-familiare, decide di rifugiarsi nel Cinema.. quel luogo in cui è possibile dimenticare sé stessi per due/tre ore e dove poter riversare liberamente tutti i propri desideri.
Ed è proprio quello che accade alla giovane donna, che non solo non si perde nessuno spettacolo mandato in onda nel cinema del suo paese, ma spesso si ritrova anche vedere più volte lo stesso film, con gli stessi occhi di colei che lo vede per la prima.
Così, durante la proiezione de "La Rosa Purpurea del Cairo", succede qualcosa di inaspettato: un film dentro ad un altro film! Tom Baxter, attore tanto amato da Cecilia, esce letteralmente dallo schermo bloccando la storia e tentando di vivere con lei una quantomai anomala avventura d'amore..
www.youtube.com/watch?v=JIIw5dP1H-I
[Mi chiedo quanti di voi non abbiano mai sperato che Jessica Alba uscisse dallo schermo per proporvi una fuitina d'amore :ahsisi: ]
La grandezza del film è proprio tutta qui, nell'unire ciò che non può essere unito: il mondo fantastico con il reale. E Woody, come al solito, ha saputo descriverci tutto con la solita leggerezza che lo caratterizza e con il sorriso, tipico della commedia alleniana. E che stupore quando, dopo esser uscito dalla pellicola, Tom si accorge che i soldi che ha in tasca sono finti! Come quando si accorge che lo champagne bevuto nel film dentro al film è solo gazzosa!
Il film, insomma, è davvero divertente, ma anche intelligente e malinconico.
"Le situazioni, le trovate, le gag di questo universo di Woody Allen, a mezz'aria tra la pena di vivere e il fascino dell'immaginario sono divertentissime a un tempo e accorate. A Cecilia non resta che riprendere il suo posto al cinema, abbandonandosi alla dolcezza dell'immaginario per riuscire a sopravvivere." ("Segnalazioni cinematografiche", vol. 101, 1986)
Ed alla fine è proprio quello che succede, Cecilia deve comunque tornare allo squallido reale quotidiano, seppur continuando a trovar rifugio nel magico mondo del cinema, che riesce lo stesso a richiamarle un pallidissimo sorriso.
Insomma, è veramente impossibile non immedesimarsi ed entrare totalmente nell'atmosfera di questo film e.. beh, devo ammettere che questa recensione [come nessun'altra] gli rende giustizia: è davvero così delicato e geniale che è impossibile darne un'immagine chiara. Vedetelo. Se non lo avete visto, vedetelo e basta, non ve ne pentirete.
 
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view post Posted on 7/11/2015, 11:54
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In dubiis abstine

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Non l'ho mai visto ma rimedierò ;)
 
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view post Posted on 8/11/2015, 14:34
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Ad calendas graecas

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Ottima recensione, mi hai convinto! Anche se dovrò vedermelo da solo, la mia Compagna è troppo pragmatica per tali generi di film! :)
 
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Fede#91
view post Posted on 8/11/2015, 15:21




:D
In effetti è un film abbastanza fantasioso e che va molto a sensazioni.. beh, spero mi farete sapere se vi è piaciuto!
 
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3 replies since 5/11/2015, 22:10   80 views
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