| ALBICOCCA IN LIGURIA
Il tipo BRICOCU/BARACOCU (e varianti), derivato dall’arabo [al] barqūq (< aramaico bārqūqa < greco πραικόκιον < lat. [PERSICA] PRAECOCIA) e che, attualmente, è il più diffuso in Liguria (area abbastanza compatta da Alassio a La Spezia), in realtà sembra l’ultimo arrivato (nel XVII secolo a Genova era ancora sentito come voce recente e straniera), probabilmente dalla penisola iberica ma non direttamente dall’arabo. Il termine genovese (e sicuramente di buona parte delle località dove oggi domina BRICOCU/BARACOCU) precedente, missimì, era anch’esso derivato dall’arabo, cioè da mišmiš, in questo caso come prestito diretto tardo-medievale. L’area di diffusione odierna del tipo è limitata alla Liguria occidentale, con un punto isolato nella Liguria di Levante (Monterosso). Il tipo missimì, nel significato di “albicocca”, sembra essere limitato alla Liguria (con riscontro solo nell’antico francese michemis). In Sicilia alcune forme (massimianu, mascimianu, massimilianu) che potrebbero risalire a mišmiš, indicano una specie di prugna. Ci sarebbe, in Sicilia, per mišmiš, lo stesso passaggio semantico che ha subito in arabo [al] barqūq, che da “albicocca” è passato a “prugna”. Il tipo originario del ligure è armugnìn < lat. ARMENIU, presente qua e là nelle aree di BRICOCU e missimì. Oltre a questi tipi, che sono i più diffusi, vi sono: - abricó nell’estremo Ponente (Monaco e Ventimiglia) < franc. abricot - arbicoca italianismo - perseghetu (lett. "piccola pesca”) in alcuni paesi del Ponente - persegumìn (Oneglia, Dolcedo, Pontedecimo) incrocio tra pèrsegu “pesca” e miscimìn
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