Doubleflash |
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| premettendo di aver assistito in prima persona agli scontri di Roma....
Quelli che hanno bruciato le macchine e la palazzina erano dei vandali piccolo-borghesi incazzati e totalmente casuali, non erano nemmeno i black bloc (i quali si sono dissociati, rivendicando solo le vetrine delle banche e gli scontri in piazza San Giovanni)
Riguardo a piazza San Giovanni è stata fatta un'ampia propaganda per far credere che fossero per l'appunto solamente black bloc e centri sociali. Lì dentro vi posso assicurare che ci trovavate di tutto, anche manifestanti che prima del corteo non consideravano nemmeno che sarebbe finita in uno scontro.
Questo perchè le forze dell'ordine hanno gestito in un modo teppistico l'ordine pubblico sparando lacrimogeni, sparando con l'autoidrante e facendo cariche contro la folla pacifica (tra l'altro fa ridere perchè i provocatori erano muniti di maschere antigas e limoni quindi i lacrimogeni sono notoriamente inutili contro di loro), questo nonostante notoriamente la polizia ha i suoi infiltrati all'interno dei cortei e nonostante i teppisti siano stati lasciati indisturbati a bruciare macchine e palazzine...
I caroselli con le autoblindo si commentano da soli.
Da questa gestione dell'ordine pubblico è derivato che un po' di manifestanti si sono uniti ai provocatori negli scontri di piazza, portando al paradosso che la polizia intervenendo abbia solamente fatto incazzare più gente aumentando i manifestanti ostili.
I veri tentativi di mantenere l'ordine pubblico son stati fatti da quei manifestanti che hanno fermato o cacciato i vandali dal corteo.
Su come bisognerebbe reagire, secondo me il problema che si pone è per gli organizzatori di dotarsi di servizi d'ordine di una certa decenza e non composti solo da quattro vecchi con la pettorina dei COBAS o del PRC, leggi dello stampo della legge Reale servono solo a disarmare certi servizi d'ordine, perchè state sicuri che i black bloc o i vandali di turno non vanno a chiedere il permesso al questore prima di portare il casco e le spranghe.
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