Nucleare, il governo frena: ora momento di riflessione

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Vidkun Quisling
view post Posted on 17/3/2011, 18:18




Latina, 17 mar. (Adnkronos) - L'emergenza in Giappone è sempre più vicina a un vero e proprio incubo nucleare. E, come avviene nel resto d'Europa, anche il governo italiano ne deve prendere atto. Quelle che erano nei giorni scorsi polemiche ingiustificate diventano oggi ragioni che spingono a 'un momento di riflessione'. Il ritorno all'atomo, sull'onda emotiva delle notizie che arrivano dal Sol Levante, diventa un terreno scivoloso. Con il referendum a giugno, vicinissimo alle amministrative, è concreto anche il rischio di ricadute elettorali.

Così arriva, chiara, una correzione di rotta. Che l'opposizione legge come un evidente, anche se tardivo, passo indietro. Il nuovo corso, improntato alla massima cautela, viene imposto dall'alto. La sicurezza delle centrali nucleari è una priorità per il governo, avrebbe detto ieri sera Silvio Berlusconi durante l'ufficio di presidenza del Pdl, affrontando il tema dell'emergenza nucleare in Giappone. Il premier ha quindi invitato i vertici del Pdl a guardare all'Unione europea e ad allinearsi alle decisioni assunte in quella sede.
Immediata la presa di posizione pubblica del ministro dello Sviluppo Economico Paolo Romani. Sul nucleare serve "un momento di riflessione guardando agli eventi che stanno accadendo in Giappone". "Tutti devono fermarsi un attimo, dobbiamo capire se gli stress test in Europa garantiscono sicurezza a tutti". Inoltre "non si possono fare scelte così importanti come il nucleare senza la condivisione con i territori".
Ma "è fuori tempo e inappropriato discutere di stop definitivo al programma nucleare", ha sottolineato allo stesso tempo Romani aggiungendo che "il referendum non è rinviabile".
Altrettanto netta, e rilevante, la posizione del leader della Lega, Umberto Bossi per il quale "è il territorio che decide". E, a proposito del no del governatore veneto Luca Zaia a centrali nel suo territorio, il Senatur aggiunge: "Il Veneto non vuole il nucleare. E' autosufficiente".
"Bene il ripensamento di Romani, anche se tardivo. Il governo non perda altro tempo prezioso e chiuda l'infelice pagina dell'avventato ritorno all'energia nucleare in Italia, e metta fine al boicotaggio delle rinnovabili", dichiarano i senatori del Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante.
Il referendum e il rapporto con le regioni diventano dunque due spine che cui il Governo dovra' fare i conti. Come evidenziano gli esponenti dell'opposizione. Il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro, invita a non boicottare la consultazione referendaria. "Più che fermarsi per riflettere su cosa occorre fare sul piano tecnico, bisogna dare la parola agli italiani. Infatti, alla luce di quanto è accaduto in Giappone e che potrebbe ancora accadere, è necessario stabilire, in maniera forte e chiara, la posizione del nostro Paese. L'Italia si faccia porta bandiera dell'abbandono del nucleare come fonte di energia, puntando tutto sulle rinnovabili''.
L'invito a "prendersi una pausa di riflessione profonda" arriva anche da Umberto Veronesi, presidente della Agenzia per la sicurezza nucleare: "Le gravi vicende dei quattro reattori giapponesi impongono inevitabilmente a chi, come me, ha deciso di occuparsi di sicurezza degli impianti nucleari e di salvaguardia della popolazione, di mettere da parte lo sgomento e prendersi una pausa di riflessione profonda". "Io rimango convinto - aggiunge - che il mondo non può fare a meno del nucleare per sopravvivere" ma dopo l'incidente delle centrali nipponiche, tuttavia, "non posso evitare di pormi degli interrogativi". E sottolinea: “Abbiamo il vantaggio di ripartire da zero e di poter fare scelte libere da vincoli e siamo quindi nelle condizioni migliori per decidere con coscienza, prudenza, intelligenza, e senza fretta".
Intanto dal canto suo il commissario europeo all'Energia, Guenther Oettinger, si dice convinto che alcuni reattori nucleari europei non supereranno gli stress test che si è deciso di condurre sugli impianti in seguito alla catastrofe giapponese. "Penso che i test di resistenza che vogliamo effettuare su tutti i reattori nucleari - ha messo in guardia - dimostrerà che non soddisfano le più elevate norme di sicurezza".
Sull'argomento, i ministri dell'Energia dei 27 si riuniranno lunedì a Bruxelles per un Consiglio straordinario.
 
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kozzikrathia
view post Posted on 17/3/2011, 22:48




per non eprdere consenso dicono che riflettono, si fermano etc etc. ma invece, contrariamente a ogni governo decente, vanno avanti senza alcuna modifica!
Sono sempre più convinto che dietro al nucleare c'è il solito favore agli amici e amici degli amici. Un sospetto che da solo bsterebbe a far passare qualsiasi voglia di nucleare a qualsiasi persona che sa come vanno certe cose.
 
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1 replies since 17/3/2011, 18:18   21 views
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