[L'Accademia] Utopia

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view post Posted on 16/2/2011, 19:58
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Picchè nu sem nu e quand passeme la gente fa': esseè...quiss!!

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CITAZIONE
ehm, Flavio: la distopia è il termine usato per definire la "utopia negativa"

e le utopie positive come le chiami ^^ ?

negramaro, io ti ho solo invitato ad usare i termini giusti visto che esistono.
tanto semplice.

vabbè, pazienza, prendiamo atto che usare il termine distopia ti provoca qualche fastidioso prurito intimo. prometto che cercherò di non usarlo per non infastidirti.


vogliamo tornare al discorso?
io l'ho già fatto. aspetto che anche tu lo faccia ^^
 
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negramaro3
view post Posted on 16/2/2011, 20:35




CITAZIONE (FGB @ 16/2/2011, 19:58) 
CITAZIONE
ehm, Flavio: la distopia è il termine usato per definire la "utopia negativa"

e le utopie positive come le chiami ^^ ?

negramaro, io ti ho solo invitato ad usare i termini giusti visto che esistono.
tanto semplice.

vabbè, pazienza, prendiamo atto che usare il termine distopia ti provoca qualche fastidioso prurito intimo. prometto che cercherò di non usarlo per non infastidirti.


vogliamo tornare al discorso?
io l'ho già fatto. aspetto che anche tu lo faccia ^^

le utopie positive si usa definirle senza ulteriore aggettivazione o anche come "eutopie"; proprio per questo ho ritenuto giusto sottolineare che esistesse anche l' altra faccia dell' utopia, quella negativa, detta anche distopia o anti-utopia o pseudoutopia o cacotopia;

POI ho citato anche le ucronie, che vengono anche definite allostorie, fantastorie o storia alternativa


Inoltre ci sarebbe anche un sottogenere, comune alle utopie di ogni segno, che è l' utopia satirica


Adesso che abbiamo fatto chiarezza dei termini, torniamo IT

anche perchè il discorso è interessante
 
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view post Posted on 16/2/2011, 21:51
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Picchè nu sem nu e quand passeme la gente fa': esseè...quiss!!

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CITAZIONE (negramaro3 @ 16/2/2011, 20:35) 
CITAZIONE (FGB @ 16/2/2011, 19:58) 
e le utopie positive come le chiami ^^ ?

negramaro, io ti ho solo invitato ad usare i termini giusti visto che esistono.
tanto semplice.

vabbè, pazienza, prendiamo atto che usare il termine distopia ti provoca qualche fastidioso prurito intimo. prometto che cercherò di non usarlo per non infastidirti.


vogliamo tornare al discorso?
io l'ho già fatto. aspetto che anche tu lo faccia ^^

le utopie positive si usa definirle senza ulteriore aggettivazione o anche come "eutopie"; proprio per questo ho ritenuto giusto sottolineare che esistesse anche l' altra faccia dell' utopia, quella negativa, detta anche distopia o anti-utopia o pseudoutopia o cacotopia;

POI ho citato anche le ucronie, che vengono anche definite allostorie, fantastorie o storia alternativa


Inoltre ci sarebbe anche un sottogenere, comune alle utopie di ogni segno, che è l' utopia satirica

bravo, hai letto bene!

CITAZIONE
Adesso che abbiamo fatto chiarezza dei termini, torniamo IT
anche perchè il discorso è interessante

:._.":
sarebbe ora che tornassi in topic tu visto che io la mia l'ho detta qualche giorno fa...

CITAZIONE (FGB @ 13/2/2011, 14:48) 
tornando al discorso utopico, credo che qualunque tentativo di applicazione alla realtà, che esuli dalla mera spinta ad un ideale cui tendere ma sia chiaramente e apertamente dichiarato impraticabile, sia semplicemente un tentativo da parte di loschi ciarlatani di preparare in terra il proprio regno: l'inferno per gli altri.

CITAZIONE (FGB @ 13/2/2011, 22:11) 
CITAZIONE (_Evans_ @ 13/2/2011, 15:36) 
Voi sognate una società oramai utopica? Io sì.

ai sogni va associata una gran bella dose di pragmatismo: nell'ultimo secolo come non mai abbiamo avuto persone e ideologie che promettevano la società utopica. tutte le volte si è rivelato essere, come ho detto prima, un perfetto inferno in terra.

aspetto da 3 giorni di sapere cosa ne pensi tu delle utopie e, visto che ci tieni tanto, anche delle distopie e finanche delle ucronie che a forza dobbiamo trascinare dentro per accontentarti.
su, non fare il timido :lol:
 
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negramaro3
view post Posted on 17/2/2011, 14:06




Non sapevo fossi stato messo al posto di moderatore e che decidessi tu quando si deve intervenire...comunque, per colmare la tua ignoranza, sì, ho letto molto bene il genere "utopie"; le conosco a fondo e le commento quando mi pare e mi piace


forse un giorno ce la farai anche tu

ciò detto, attendo di avere il tempo per un intervento che non sia frammentario e ridotto in termini di tempo,proprio perchè è un discorso che conosco profondamente
 
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view post Posted on 17/2/2011, 15:05
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Picchè nu sem nu e quand passeme la gente fa': esseè...quiss!!

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CITAZIONE (negramaro3 @ 17/2/2011, 14:06) 
Non sapevo fossi stato messo al posto di moderatore e che decidessi tu quando si deve intervenire...

ma se sei stato tu a chiedere con insistenza di tornare in topic...
scusa ma io non capisco questo tuo modo di agire.
dici di voler tornare in topic, dici che l'argomento ti interessa molto... e poi?
niente, il silenzio o l'inutile polemica in cui mi accusi di voler dettare i tempi.
bah.

CITAZIONE
comunque, per colmare la tua ignoranza, sì, ho letto molto bene il genere "utopie"; le conosco a fondo e le commento quando mi pare e mi piace

sì hai colmato la mia ignoranza su ciò che affermi aver letto ^^
guarda, non potevo vivere senza :rotfl:

CITAZIONE
forse un giorno ce la farai anche tu

vado sereno per la mia strada di letture =)

CITAZIONE
ciò detto, attendo di avere il tempo per un intervento che non sia frammentario e ridotto in termini di tempo,proprio perchè è un discorso che conosco profondamente

nel mentre potresti risparmiarci i tuoi interventi stucchevoli e il tuo lamentarti "torniamo in topic che ho qualcosa da dire ma taccio"?
grazie.
 
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negramaro3
view post Posted on 17/2/2011, 15:09




infatti io volevo soprattutto ascoltare, mica sono come certi pezzi d' asino che ritengono interessante l' argomento solo per proporre il Vangelo secondo san Flavio


attendo di sentire cosa si dice e, quando riterrò interverrò...nel mentre, il mio richiamo al non rimanere OT è talmente ovvio che non pensavo di suscitarti scandalo...

comunqueadesso piglaiti del pop-corn ed ascolta, se ve ne saranno,le argomentazioni altrui

o (qualora avessi qualcosa da aggiungere) intervieni in maniera sensata
 
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Fede#91
view post Posted on 17/2/2011, 15:16






CITAZIONE (_Evans_ @ 13/2/2011, 11:01) 
Partendo da Tommaso Moro, in molti hanno parlato di utopia. Voi che ne pensate? Purtroppo ora ho poco tempo e mi limito a gettare il sassolino nel lago, in seguito interverrò sulla questione.

Purtroppo la memoria inizia già a calare. Ricordo solo che, dopo averlo studiato, Tommaso Moro divenne uno dei miei idoli.
Credo coglierò l'occasione per riguardarmelo (:
 
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negramaro3
view post Posted on 17/2/2011, 15:40




ho letto, non senza sorpresa, questo intervento

CITAZIONE
tornando al discorso utopico, credo che qualunque tentativo di applicazione alla realtà, che esuli dalla mera spinta ad un ideale cui tendere ma sia chiaramente e apertamente dichiarato impraticabile, sia semplicemente un tentativo da parte di loschi ciarlatani di preparare in terra il proprio regno: l'inferno per gli altri

al di là della provocazione di Frentano, che rischia purtroppo di dare adito apolemiche sterili, vorrei proprio capire perchè questo esempio da parte di una persona che afferma di possedere una fede religiosa: non trovi che anche le religioni (in questo frangente la religione cristiana) siano latrici di messaggi a parer mio condivisibili ma fortemente utopici? dove e quando mai (purtroppo) un luogo in cui si possa "amare il proprio nemico"?


Ho preso a prestito questa considerazione proprio a partire dal fatto che l' utopia "positiva" necessiti di un progetto apparentemente irrealizzabile basato su dei principi giudicati universalmente giusti; e chi è l' "utopista" se non colui il quale non vuole basare le sue preferenze e le sue scelte ideologiche partendo dallo studio della realtà e della più probabile realizzabilità, ma decide di voler seguire un ideale che ritiene giusto pur sapendo che questo ideale resterà verosimilmente irrealizzato?

In questo senso, ricordo un reve pensiero di Michele Serra (non so più se su Tango o su Cuore) in cui definiva l' utopia come "situazione che ai potenti conviene dire sia irrealizzabile".


Lasciando da parte la prima "utopia", quella di Thomas Moore, ed anche i messaggi religiosi, e volgendomi all' era a noi più vicina in termini temporali, mi pare di poter affermare senza tema di effettive smentite che la moderna concezione utopica non possa che svilupparsi come "progetto dell'umanità" per la sua liberazione, la sua redenzione terrena, la costruzione di una società di giustizia e di una società fraterna, piuttosto che come "progetto dell' autore"; tale concezione prende il la e matura anzitutto da una fondamentale osservazione di Marx ed Engels nel Manifesto, e cioè che la società non può essere trasformata dal progetto di un autore, ma solo da un movimento che la vada trasformando dall'interno.

In tal senso, è considerata come un fattore della storia da Mannheim (fattore creativo-eversivo che impelle la storia), mentre l'ideologia ne diviene il fattore di conservazione.

Studi più recenti mirano alla ricostruzione del processo utopico nella storia umana e individuano due grandi linee di movimenti portatori, i movimenti religiosi di salvezza e i moderni movimenti rivoluzionari. I primi, e cioè in particolare il messianismo ebraico e l'annunzio evangelico, impostano il progetto di una società "giusta e fraterna"; il tentativo di realizzazione avviene a livello comunitario.

Addirittura da una sorta di "movimento ereticale" moderno, il puritanesimo, si ha la trasformazione del progetto utopico dal religioso nel politico, cultura che scatenerà varie rivoluzioni moderne, prima fra tutte la Rivoluzione inglese del Lungo Parlamento (1640-1653), la quale inizia la fase costruttiva, la costruzione di una società di giustizia in quattro punti: i grandi principi etici (libertà, eguaglianza, sovranità popolare), sanciti nella prima delle moderne Carte dei popoli, il Patto del Popolo Inglese; la legge, contro l'arbitrio del monarca; il Parlamento eletto come organo della legge; il giusto processo per tutti.
Le rivoluzioni moderne sono quattro: l'Inglese, la Francese, la Russa, la Grande Contestazione degli anni 1960-70. I punti salienti del processo utopico moderno, oltre le rivoluzioni, sono il generalizzarsi del modello democratico, il movimento operaio e il socialismo, il dissolversi degli imperi coloniali, i tentativi di costruzioni di progetti cosmopolitici, anche attraverso movimenti pacifisti ed ecologisti.
L' utopia di costruzione di una società di giustizia si sviluppa in Occidente ma ha carattere universale; i principi etici come i modelli sono universali, universalmente umani. Il suo cammino è difficile e contrastato. Esso comporta una visione positiva e costruttiva della storia umana, e fonda la speranza dell'umanità, una visione e un'attesa di speranza.

Come si può notare, culturalmente si è segnato il passaggio all' utopia storica, rispetto a ciò che prima era franco appannaggio della sfera filosofico-letteraria. Il suo è il senso originario dell'utopia, il processo originario e decisivo, di cui l'utopia letteraria resta comunque un momento accessorio, ma molto valido in termini di apporti ideologici e progettuali.



Riguardo la mia posizione, peraltro molto meno interessante del discorso generale, la stessa risente molto degli studi analitici: non credo ad alcuna utopia, pur riconoscendo in molte di esse dei caratteri di profonda giustizia; non ci credo perchè non credo ad una reale evoluzione del genere umano; non parlo di progressi tecnici, scientifici, artistici, sportivi o di pensiero: in questi campi l' intelligenza umana ha raggiunto traguardi davvero meravigliosi; ma mentalmente l' uomo è rimasto fortemente "preistorico", continua a fare le guerre, ad uccidere, a stuprare, a mentire e a fotter l' altro se solo può
 
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