[L'Accademia] Società multi-etnica.

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_Evans_
view post Posted on 14/1/2011, 15:26




Vorrei proporvi un argomento che esula leggermente dalla classica filosofia, ossia la società multi-etnica. Stavo leggendo un articolo che parla della situazione svedese, un paese con un numero di immigrati non occidentali assai alto. L'imparzialità di quanto è scritto non è garantita.

CITAZIONE
“It is far too easy to get a Swedish whore……I guess you can say they get fucked to pieces.” Hamid.
Un Paese in Europa ha il più alto numero di immigrati musulmani. Ma ha anche il primato delle violenze sessuali su minori: una statistica pubblicata nel 2005 dal Consiglio Nazionale per la Prevenzione del crimine di Stoccolma svela che nell’anno precedente furono 467 gli stupri di bambine sotto i 15 anni.

La Svezia di oggi è una nazione dove sempre più numerosi sono i crimini perpetrati da giovani e giovanissimi di religione islamica e dove lo stupro, che diventa strumento per oltraggiare le giovani occidentali, è comune quasi quanto lo scippo in alcune città italiane.

Come già accade in Norvegia, parte della classe politica svedese non permette che si parli di razzismo anti-occidentale, in quanto ha la convinzione che ciò possa deteriorare quel sogno (disilluso) di vivere in una società di eguali, moderna e multiculturale. Pertanto le cronache dei crimini commessi dai cittadini “non occidentali” vengono riportate dai giornali in modo neutro e mai si insiste sulla provenienza dei malfattori. Un esempio eclatante è la cronaca riportatata da alcuni giornali svedesi riguardo alle violenze subite da due ragazze, Jenny e Linda (foto sopra), stuprate e massacrate di botte. Nei giornali fu riportato che gli stupratori erano due svedesi, un finlandese, un somalo. Ma la versione raccontata dalle vittime era sostanzialmente diversa: si trattava di quattro nord africani.
Forse la verità si trovava nel mezzo: i due cittadini svedesi erano di origine somala, così come il filandese. L’ultimo, quello identificato come realmente somalo, era nell’attesa di ricevere la cittadinanza svedese.

Abbiamo detto che lo stupro di ragazze e ragazzine svedesi è così comune nelle città, che tra non molto gli svedesi non si stupiranno di trovare nelle vetrine di alcuni negozi delle cinture antiviolenza, insomma delle vere proprie cinture di castità, re-inventate da alcune ragazze ventenni. Una delle creatrici, Nadja Björk, ha affermato che il profitto che deriverà da quest’operazione commerciale sarà nulla in confronto alla soddisfazione di contribuire a ridurre il numero delle violenze commesse contro le sue coetanee.

Eppure nella Svezia del 2007, nessuno crede ad una flessione della criminalità.
Malmo, seconda città del Paese, grande centro commerciale e culturale, ha un tasso di banditismo che a noi italiani parrebbe inconcepibile per una città del Nord Europa. Il numero degli stupri è quasi di sei volte superiore a quello registrato nella città di Copenaghen, maggiore in estensione e popolazione.
Di fatto metà dei cittadini è d’origine non autoctona. Questo comporta una sorta di ghettizzazione che ha la sua causa-effetto nella comparsa di centinaia di bande di giovanissimi rapinatori e stupratori che scorazzano indisturbati dalla periferia al centro della città rubando e saccheggiando.
A questo proposito, Feriz e Partimi, membri di una banda albanese, hanno detto che in Kosovo erano abituati ad uccidere i serbi, in Svezia hanno trovato una situazione totalmente diversa, in quanto gli svedesi "sono dei codardi" e “If they get injured, they just have themselves to blame for being weak”.
E’ sempre la solita storia: per i musulmani chi si dimostra debole si deve vergognare e non merita pietà.
Svedesi codardi? In effetti, la criminalità e così diffusa che in certe piccole città anche le forze dell’ordine evitano di contrastare le bande islamiche, poiché queste non si fanno scrupolo di minacciare di morte le loro famiglie.
Non è raro nemmeno che molte ragazzine siano rapite di fronte a persone che non fanno nulla per fermare l’aggressione. Sì, forse molti svedesi sono dei codardi, tuttavia in Svezia le minacce di morte ai testimoni dei processi per stupro sono all’ordine del giorno, e pare non esistano strutture e programmi per la loro protezione.

Durante un’intervista a dei giovanissimi studenti musulmani di una scuola della periferia di Stoccolma questi non hanno avuto alcuna esitazione ad etichettare le loro compagne di scuola come semplici “puttane svedesi” che “meritano di essere scopate a sangue”.
Sono ragazzi di 15, 16 e 17 anni, che provano un odio profondo per le loro coetanee bianche.
In un’altra intervista, riguardo allo stupro di gruppo subito da una ragazzina svedese, gli stessi ragazzi hanno risposto che “It is not as wrong raping a Swedish girl as raping an Arab girl” perché “le svedesi probabilmente hanno già fatto sesso prima dello stupro, mentre le arabe devono mantenere integra la loro verginità fino al matrimonio ed uno stupro sarebbe causa di vergogna per la loro famiglia.” Certo, il ragionamento fila.
L’odio è il comune denominatore. E’ sintomatico il caso di un ventunenne musulmano accusato solo (!) di due stupri, ma anche di avere accoltellato e sfregiato otto donne in diversi pub. Arrestato, al processo disse di avere agito “accecato dall’odio verso le puttane svedesi”.

E importante sottolineare che mentre buona parte dei giovani musulmani ritengono che tutte le ragazze svedesi siano delle “puttane”, le autorità cercano di non offendere la loro sensibilità religiosa, con la speranza che magari un giorno tutti potranno finalmente vivere in amore e fratellanza nella società multiculturale. Ed allora, come già detto, dalle cronache dei giornali scompare la nazionalità d’origine degli stupratori; scompaiono le statistiche che riguardano i gruppi etnici coinvolti nei reati di stupro ecc. ecc.
Un piccolo esempio del political correct svedese: nel 2005, due ragazze furono espulse temporaneamente dalla loro scuola perché indossavano un maglione con l’immagine della bandiera nazionale. Il Preside giustificò il suo gesto sostenendo che ostentare la bandiera poteva risultare offensivo per gli studenti immigranti.

Non abbiamo la possibilità di affermare con certezza quanti stupri siano commessi ogni anno dai giovani di religione musulmana (per le ragioni che ben conosciamo), ma i rapporti della Polizia svedese informano che 2.631 furono gli stupri (denunciati) nel 2004, con un incremento del 30% rispetto all’anno precedente - rammento che la Svezia ha circa 10 milioni d’abitanti e 1 milione sono gli stranieri -. Un altro rapporto della Polizia afferma che su 10 bande criminali, nove sono composte da cittadini di provenienza non occidentale e di religione musulmana.
Infine, l'avvocatessa Ann Christine Hjelm in un suo rapporto del 2003, quando era ancora possibile farlo, rivelava che ai cittadini di religione musulmana erano ascritti l'85% degli stupri commessi durante il periodo esaminato (tre anni)
Insomma, basta fare 2+2.

C'è del marcio in Nord Europa.
E in Francia? Ci arriviamo.

Fonti: Fjordman, Cage,Viking Observer,Winds of Chang, FrontPage, Balder, Sudkuriren, The weekly Standard,


http://rrresistenza.blogspot.com/2007/03/i...pa-jihad-3.html

Amnesty International: in Svezia gli stupratori godono di impunità
Scritto da Barbara Monea
giovedì 07 maggio 2009 12:07

Secondo il rapporto di Amnesty International e delle Nazioni Unite, la Svezia deve diventare molto più rigorosa con le persone che violentano sessualmente. Lo studio condotto da Jennifer Heape si è basato sulla disparità tra l'alto tasso di stupri condotto nel Paese, e il basso tasso di condanne.
La Svezia ha una fama internazionale di Paese pioniere nell'equità tra sessi, ma ci sono ancora molti punti di miglioramento.

Case Closed è il titolo dello studio condotto dall'Unione Europea, ed ha dimostrato che in Svezia si verifica il maggior numero di violenze sessuali tra i Paesi UE. Il rapporto di Amnesty International sull'elevato tasso di violenze e lo sproporzionato basso tasso di condanne in Svezia ha solo confermato la situazione.
Il rapporto è stato pubblicato nel settembre 2008, per esaminare i problemi riguardanti violenze sessuali e diritti umani in Svezia, Norvegia, Danimarca e Finlandia.
Dal report emerge che in Svezia c'è un'enfasi incredibile sui diritti femminili, e la posizione femminile nella società svedese è migliore di quasi tutti i Paesi UE: nella classifica occupa il terzo posto del podio. Tuttavia, il numero di violenze sessuali denunciate non accenna a diminuire.
Nel 2008 gli stupri dei primi sei mesi sono aumentati del 9 % rispetto all'anno precedente (National Council of Crime Prevention BRÅ).
Case Closed evidenzia come in 20 anni il numero di stupri denunciati alla polizia sono quadruplicati, ma le condanne sono inferiori a quelle del 1965.
Anche le Nazioni Unite si sono dimostrate preoccupate per questo dato: nel febbraio 2007 hanno pubblicato un rapporto speciale in cui si sottolinea come ci sia una notevole discrepanza "tra l'apparente progresso nell'eguaglianza tra generi, e i rapporti di continue violenze contro le donne in tutto il Paese".
Secondo il National Council of Crime Prevention, nel 2006 sarebbero avvenuti quasi 30.000 casi di violenza (su una popolazione numerosa come quella della Lombardia). Se questi dati sono corretti, significa che solo il 5-10% di questi crimini vengono denunciati alla polizia.
Dei 3.500 stupri denunciati nel 2007, meno del 13% è culminato nella decisione di prendere provvedimenti penali.
Negli ultimi dieci anni i crimini a sfondo sessuale sono aumentati del 58%: tuttoggi in Svezia, statisticamente una persona rischia più di subire uno stupro che una rapina.
Il dato sconcertante è che l'atteggiamento comune della polizia davanti ad una denuncia di stupro è una discriminazione nei confronti della donna: è parere comune tra gli ufficiali che le donne che denunciano questo tipo di crimine "stiano mentendo o si stiano confondendo".
Questo atteggiamento dei poliziotti genera un fenomeno denominato "attrito": le donne preferiscono non denunciare l'accaduto, o far cadere le accuse in un secondo momento.
La condizione degli stupratori in Svezia è quindi di sostanziale impunità.

www.mondoanord.net/index.php?option...ltura&Itemid=90


Edited by Vitla - 11/4/2018, 02:01
 
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Vidkun Quisling
view post Posted on 14/1/2011, 15:48




La società multietnica è stata definita fallimentare da Paesi quali il Regno Unito e l'Olanda.

 
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view post Posted on 14/1/2011, 16:42
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In medio stat virtus

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Purtroppo occorre del tempo per cambiare una certa mentalità, del resto tipicamente mediterranea e non solo arabo-musulmana. Mio padre mi ha detto che per la stragrande maggioranza dei suoi commilitoni meridionali (epoca metà anni 40) le donne del nord Italia erano tutte puttane...
 
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kozzikrathia
view post Posted on 14/1/2011, 16:45




troverei (parzialmente) utile uno studio del genere se venissero indicate altre variabili. Ma visto così, è abbastanza evidente che quei reati sono commessi da emarginati, il problema rimane lì. Benissimo la stampa svedese che ostacola la formazione dello stereotipo allogeno=criminale.
 
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Fede#91
view post Posted on 14/1/2011, 22:15




CITAZIONE (Vidkun Quisling @ 14/1/2011, 15:48) 
La società multietnica è stata definita fallimentare da Paesi quali il Regno Unito e l'Olanda.

Già.

E sinceramente quest'articolo mi sconvolge un po'.. Insomma, non immaginavo vi fosse questa realtà.
 
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4 replies since 14/1/2011, 15:22   84 views
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