Panthera Leo Atrox

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Vidkun Quisling
view post Posted on 9/1/2011, 14:20




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Il leone americano (Panthera leo atrox, Leidy 1853), noto anche come leone nordamericano o leone delle caverne americano, è un felino estinto conosciuto per i fossili ritrovati. Vissuto nel Pleistocene era originario nel Nord America, successivamente migrato anche nel Sud America (Grande scambio americano). E' da considerarsi uno dei più grandi felini mai esistiti nonché il più grande leone della storia, leggermente più grande anche del leone delle caverne primitivo del Pleistocene inferiore e medio (Panthera leo fossilis) e paragonato alle attuali sottospecie viventi di leone, aveva una stazza di circa il 25% superiore.

La lunghezza del corpo del leone americano è stata stimata sui 3,5-4 metri con un'altezza alla spalla pari a 1,60 m. Il peso dell'animale è stato stimato da alcuni sui 470 kg mentre altre stime valuterebbero il peso sui 500 kg.
Il Leone nord Americano era un predatore formidabile, considerato d'altro canto il più grande e potente felino mai esistito, nonché degno rivale del'orso dalla faccia corta.
Circa un centinaio di esemplari di leone americano sono stati recuperati dalle pozze di catrame di La Brea, a Los Angeles, cosicché la sua struttura corporea è ben conosciuta. L'aspetto e i denti dell'estinto leone americano ricordano moltissimo quelli dei leoni moderni, ma erano considerevolmente più grandi e privi di criniera, anche se alcuni maschi ne avevano una molto piccola.
Alcuni zoologi hanno sostenuto fosse una delle specie di leone più belle mai esistite finora.

In alcune zone del proprio areale i leoni americani vissero in ambienti dalle condizioni climatiche gelide. Probabilmente usarono le caverne o altre fenditure per ripararsi dal freddo. Potrebbero anche aver foderato le loro tane con erba o foglie, come fa la tigre siberiana, un altro grande felino che vive tuttora nel nord.
Nelle pozze di catrame di La Brea sono stati trovati meno leoni americani di altri predatori, come le tigri dai denti a sciabola (Smilodon fatalis) o i lupi terribili (Canis dirus), il che suggerisce che questi animali fossero abbastanza abili da evitare le trappole o che i loro metodi e strategie di caccia non comprendessero la caccia a prede intrappolate. I leoni americani predavano probabilmente cervi, cavalli nordamericani (ora estinti), bisonti americani, mammuth ed altri grandi animali erbivori.
La loro estinzione va collegata con l'estinzione olocenica, che spazzò via la maggior parte delle prede della megafauna. Le loro ossa sono state anche ritrovate tra i rifugi dei nativi americani paleolitici, il che fa credere che anche la caccia da parte degli uomini può aver contribuito al loro declino.
Una rappresentazione delle mascelle del primo esemplare di leone americano ad essere stato scoperto può essere vista nelle mani di una statua del paleontologo Joseph Leidy, attualmente posta fuori dell'Accademia di Scienze Naturali di Filadelfia.

Normalmente, il leone americano viene considerato una sottospecie di leone, con il nome scientifico di Panthera leo atrox, che in latino significa leone spaventoso o crudele; ma occasionalmente viene considerato una specie a tutti gli effetti, con il nome di Panthera atrox. Almeno un'autorità considera il leone delle caverne più strettamente imparentato con la tigre, citando un paragone tra le forme del cranio (Groiss, 1996); comunque, recenti ricerche genetiche hanno dimostrato che il leone americano abbia relazioni genetiche più strette con il leone moderno, seppur non ne sia il diretto antenato.

Una leggenda dell'età antica dice che Atlantide fosse piena di questi leoni, addomesticati quasi al livello di cani da compagnia e addirittura trasportati al cospetto dei faraoni egizi.
 
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