CITAZIONE (Repubblica dell'Ossola @ 31/12/2010, 18:52)
Quello che mi piace poco è che il Vice del Presidente sarebbe un Ministro che non avrebbe avuto di per sé nessun avallo popolare. Nel sistema attuale di sostituzione, a parte il Vice che viene votato insieme al Presidente, gli altri sono comunque figure istituzionali che hanno ricevuto una qualche forma di consenso popolare.
basterebbe, allora, una cosa semplicissima: che a candidarsi sia il PRV con tutta la squadra di governo, senza che poi si passi per la fiducia in AN perchè avrebbero ricevuto l'investitura direttamente dai cittadini.
oppure che almeno il ministro degli interni - che di fatto è il vice - si presenti in ticket con il presidente.
se il problema è solo quello dell'investitura diretta, la soluzione la si trova in fretta come vedi.
CITAZIONE (Milano86 @ 1/1/2011, 09:03)
Certo, in una Repubblica Parlamentare il ruolo del Presidente della Repubblica è minore ma è estremamente utile.
dissento. non è che è meno utile. è proprio che non serve assolutamente a nulla.
parliamoci chiaro Milano, siamo a corto di 1 giudice e di agenti della GNV... pensi davvero di poter creare e mantenere una carica che da un lato non potrebbe fare un piffero per un anno e dall'altro mette lo zampino un po' ovunque?
CITAZIONE
Il Parlamento, infatti, avrebbe nella stesura delle leggi la limitazione della non promulgazione del Presidente in seguito.
non l'ho capita. cioè non ho capito cosa intendi.
perchè nella mia proposta è contemplata l'opzione di fermare una legge dell'AN sollevando i dubbi davanti alla CS.
una CS che non ha nulla a che vedere con l'esecutivo e con il legislativo, quindi che agisca da soggetto terzo e indipendente.
CITAZIONE
Non mi piace invece il Presidenzialismo; meglio non accentrare i poteri nelle mani di una persona.
scusami, ma penso tu non abbia né letto bene né capito la mia proposta.
il PRV della mia proposta perderebbe:
- la possibilità di rinviare le leggi all'AN
- la possibilità di emanare leggi
- la presidenza della CS
- la nomina dei giudici nei processi
e guadagnerebbe, rispetto ad ora, solo i compiti del premier di guida del governo (i ministri, ricordalo, già or può licenziarli e nominarli a piacimento... senza bisogno dell'AN se semplicemente ne cambia uno alla volta).
mi pare che siano molto più accentrati ora i poteri che nella mia proposta.
e, permettimi, lo dico con cognizione di causa: io ho fatto sia il PRV che il Premier e ti assicuro che sono maggiori i poteri del PRV attuale.
così come sono stato giudice in Tribunale Ordinario e in CS e posso assicurarti che si sentono tutte le difficoltà di un presidente o un vice che fanno parte anche del sistema giudiziario.
trovo profondamente errati alcuni principi della tua proposta e vorrei elencarli:
CITAZIONE
- Presidente della Repubblica capo di stato; eletto dal Parlamento, nomina il Governo su indicazione della maggioranza Parlamentare; promulga/non promulga le leggi del Parlamento. Non ha vice. In caso di assenza il ruolo viene preso dal Presidente dell'Assemblea Nazionale. Può essere sfiduciato dal Parlamento con una maggioranza dei 2/3 per alto tradimento (passaggio di informazioni segrete ad altre micronazioni). In caso di dimissioni l'Assemblea Nazionale si riunisce dopo 1 giorno per la nomina del successore.
- il PRV viene eletto dall'AN e non dai cittadini... si perde completamente il legame con i cittadini perchè un gruppo ristrettissimo di persone nomina un tizio che sta in carica per 1 anno (rendetevi conto che sono 4 mandati dell'AN) e che viene nominato da 4 persone (basta il voto di 4 persone sui 7 deputati)!
- manca la figura del vice, delegata al presidente dell'AN... sussiste qui lo stesso problema segnalato da Ossola sulla mia proposta: il presidente dell'AN viene eletto (dai cittadini)... sì ma come deputato, non come presidente dell'AN né come vice del PRV.
- ritengo errato indicare in Costituzione i reati che costano il posto al PRV, perchè i reti sono contemplati nel CP e al CP sono subordinati TUTTI (e infatti se lo vai a leggere trovi pene che comportano la perdita dei propri incarichi).
CITAZIONE
-Il Governo deve ricevere collettivamente la fiducia dell'Assemblea Nazionale; può essere sfiduciato collettivamente dall'Assemblea Nazionale; obbligatori i Ministeri: Interni, Esteri, Giustizi e Cultura; ogni ministro, per le materie di sua competenza, può presentare un decreto d'urgenza al Presidente del Consiglio dei Ministri
- Presidente del Consiglio dei Ministri, nominato dal Presidente della Repubblica su indicazione della maggioranza Parlamentare. Indice e presiede i Consigli dei Ministri, pone la questione di fiducia al Parlamento, mantiene l'indirizzo politico del Governo. Vige il principio del "simul stabunt vel simul cadent", in caso di sue dimissioni si dimette istantaneamente tutto il Governo.
- lo sbaglio più grande è, secondo me, quello della fiducia collettiva: si pone l'AN in condizione di dare/non dare la fiducia a tutto un esecutivo per la presenza di uno o più membri capaci/incapaci. secondo me le cose vanno cambiate: ognuno deve essere valutato per le sue capacità e non perchè nella squadra di cui fa parte ci sono altri meritevoli/non meritevoli.
- trovo sbagliato anche la questione dei decreti: il premier che poteri avrebbe a riguardo? se nel passaggio specifico sul premier non si danno indicazioni a proposito, egli fa da semplice figurante. un figurante del tutto inutile visto che presentare un decreto equivale a scrivere un post.
CITAZIONE
- Assemblea Nazionale, eletta direttamente dai cittadini detiene in esclusiva il potere legislativo, elegge i giudici ordinari, elegge 2 giudici della Corte Suprema, elegge il Presidente della Repubblica. Può sfiduciare il Governo e il Presidente della Repubblica.
in pratica come ora, il problema è che non è vero che detiene in esclusiva il potere legislativo mancando le limitazioni all'esecutivo.
CITAZIONE
- Corte Suprema, composta da 3 giudici, divieto di altri incarichi nell'esecutivo e nel legislativo; si occupa dei processi di secondo grado e di tutte le cause previste e non previste dalle leggi vigenti; verifica la costituzionalità dei provvedimenti del governo e delle leggi (su richiesta nelle modalità previste dalla legge). In caso di coinvolgimento di un giudice nei processi in discussione, partecipano ai lavori anche gli eventuali giudici del tribunale Ordinario non coinvolti.
- Presidente CS, eletto dai 3 giudici della CS, assegna i processi. Nell'elezione si stabiliscono anche gli eventuali sostituti in caso di assenza.
hai proposto che l'AN elegga 2 giudici, non hai scritto che il PRV fa parte della CS, parli di presidente della CS eletto dai 3 giudici della stessa... hai le idee un po' confuse? chi sarebbe questo terzo giudice in CS che l'AN non elegge?
è il PRV? allora i problemi sono gli stessi che abbiamo ora: c'è un soggetto esterno al sistema giudiziario che ne fa parte.
anzi è peggio: il soggetto specifico, con la tua proposta, non è nemmeno scelto da i cittadini ma nominato da 4 persone (basta il voto di 4 persone sui 7 deputati)!
CITAZIONE
- Presidenza dell'AN, eletto dai deputati in AN, coordina i lavori. Viene eletto anche un Vice. In caso di assenza di entrambi, l'incarico viene affidato al deputato con più voti.
il presidente dell'AN lo hai designato come vice del PRV. problemi:
- il presidente dell'AN sta in carica 3 mesi, il PRV 12
- se si assenta il presidente dell'AN, il suo vice diventa vice del PRV?
- se si assentano entrambi un deputato (parliamoci chiaro, uno che potenzialmente potrebbe aver raccolto 2 voti) accede alla massima carica della micronazione.
- problema ingerenze pesanti come un macigno: il presidente dell'AN, il suo vice o il deputato che li sostituisce fa parte dell'AN, discute e vota le leggi... e poi si ritrova nelle condizioni di poterle bloccare in quanto vice del PRV. a me fa ribrezzo il solo pensarci, non so te.
mi dispiace ma la conclusione che ne traggo è che non è tanto un problema di scelta diversa (presidenzialismo o repubblica parlamentare, in questo caso si tratterebbe solo di una scelta tra sistema razionalizzato e sistema con cariche inutili in soprannumero), ma proprio di principi che secondo me sono sbagliati così come formulati, intromissioni e miscugli tra i diversi poteri delle diverse istituzioni, sfaldamento della rappresentatività popolare delle istituzioni e confusione nel funzionamento delle stesse.
sull'agenda dei lavori, nulla da ridire essendo sostanzialmente quella da me proposta.
tranne che per un punto: se si deciderà di discutere se mantenere o meno l'esercito in un secondo momento, allora bisogna ricordarsi che in quel dato momento andrà anche stabilito come viene controllato l'esercito dalle altre istituzioni.
in parole povere: se nella III seduta si stabiliscono i poteri del presidente, del governo e dell'AN, poi quando si parla di esercito bisogna adare a modificare la parte pregressa per tener conto di cosa cambia.
se non si prevede questa possibilità, diventa problematico parlare di esercito o GNV senza andare a toccare parti già scritte.