[Centro Culturale "Ucronia&Utopia"]Il Siam italiano.

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Vidkun Quisling
view post Posted on 8/11/2010, 20:57




L'Italia, verso la fine dell'ottocento, aveva delle mire espansionistiche in Indocina, in particolare in Siam, Aceh (l'estremità settentrionale dell'isola di Sumatra) e alta Birmania. Inglesi e francesi tuttavia impedirono agli italiani di coronare le loro ambizioni, poiché desideravano un cuscinetto fra l'India Britannica e l'Indocina francese. Ma che accade se queste due potenze decidono che un cuscinetto italico faccia lo stesso di uno nativo? L'italia invia un corpo di spedizione già poco prima del 1900, utilizzando i porti inglesi come scalo. La guerra si rivela più dura del previsto, complici soprattutto il clima e la guerriglia locale, che causano perdite elevatissime fra i soldati italiani, ma alla fine il Regno italico riesce a vincere la sfida e proclamare l'IOI (indocina orientale Italiana). Questi possedimenti rimarranno in mani italiane per poco più di 40 anni; inizialmente sono usati come base d'appoggio fra italiani e giapponesi nella seconda guerra mondiale, ma nel '43 con la caduta del fascismo l'IOI è occupata dalle truppe angloamericane,che aiutano quelle italiane in un'offensiva contro il Giappone nella vecchia Cambogia francese. A fine guerra l'italia conserva il Dominio di Aceh, che è troppo piccolo e povero per divenire uno stato indipendente, e lo mantiene fino agli anni settanta, quando il movimento indipendentista locale prende il sopravvento. Il Siam e l'Alta Birmania diventano due repubbliche sovrane, caratterizzate da una forte matrice italica, un po' come la Somalia fino agli anni novanta.
 
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