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Il Tyrannosaurus univa in sé le dimensioni di un elefante, la ferocia di una tigre e la dentatura di uno squalo! »
(Alberto Angela)
Il tirannosauro (Tyrannosaurus rex Osborn, 1905) era un dinosauro vissuto nel Cretaceo superiore (Maastrichtiano, tra 70 e 65 milioni di anni fa) in America settentrionale. I tirannosauri erano dinosauri carnivori bipedi (teropodi) appartenenti all’ordine dei saurischi. Gli esemplari più grandi potevano raggiungere i 13 m di lunghezza e un peso di circa 7 tonnellate.
Il nome scientifico del tirannosauro si deve a Henry Fairfield Osborn e richiama in ambo le sue parti un'idea di dominio: Tyrannosaurus è la sintesi del greco τύραννος (týrannos: "signore, sovrano, tiranno") e σαῦρος (sâuros: "lucertola"); rex è il latino per "re".
Non si sa esattamente se il Tirannosauro avesse penne o squame su tutto il corpo. Visto che alcuni antenati del Tirannosauro, come il Dilong paradoxus ritrovato in Cina, erano piumati, si è ipotizzato che almeno i cuccioli lo fossero. Non è però certo in quanto non sono mai stati ritrovati impronte della pelle riferibili a cuccioli di Tirannosauro. Calchi della pelle di adulti, per quanto rari, sono stati ritrovati in Canada e in Mongolia; essi mostrano una struttura costituita da dentelli dermici, sostanzialmente delle scaglie, non dissimili da quelle rilevate su calchi della pelle di altri dinosauri.
È possibile che le penne siano state perse durante la storia evolutiva del Tirannosauro. L'ipotesi si basa su due considerazioni: innanzitutto, i tirannosauridi sono diventati via via più grandi, diminuendo il rapporto tra la superficie corporea e il volume; a ciò consegue una minor dispersione termica. In simili condizioni, negli animali di grande taglia, una copertura di peli o penne può divenire uno svantaggio, piuttosto che un vantaggio evolutivo in ambienti caratterizzati da climi caldi. In maniera analoga, anche grossi mammiferi odierni che vivono in zone calde, quali elefanti e rinoceronti, sono privi di peli. Questo stesso processo può essersi sviluppato per i grandi tirannosauridi nel clima caldo del Cretaceo.
Benché il T. rex sia da sempre, nell'immaginario popolare, l'icona del feroce predatore, sulle sue abitudini alimentari sono state in effetti formulate differenti teorie. Una vede l'animale come un predatore aggressivo e spietato che attaccava con ferocia le sue prede, una che capovolge la situazione ritenendolo uno spazzino che si nutriva principalmente di cadaveri, un'altra, infine, presenta il tirannosauro come un carnivoro opportunista capace sia di agguati verso prede viventi che di occasionali "pasti gratis" sfruttando animali già morti. Nell'ottobre 2010 un'analisi su reperti ossei ha mostrato che il tirannosauro paticava il cannibalismo. In passato, altri dinosauri (Coelophysis, Majungasaurus) sono stati ritenuti cannibali, ma le prove di questa pratica non sono mai state accettate del tutto dai paleontologi.