| Mi rivolgo ai deputati in primis e ai cittadini tutti, che - come sappiamo - hanno diritto di intervenire nelle sedute dell'Assemblea Nazionale. Scrivo questo breve vademecum per indicare e chiarire come intendo agire, nel rispetto del ruolo istituzionale, alla Presidenza del Parlamento, in modo che ci si possa attenere.
"Il potere legislativo è proprio del Parlamento della Repubblica. Esso è unicamerale ed è costituito dall’Assemblea Nazionale." Questo è il primo comma dell'Articolo 3 della Costituzione, ossia di quell'articolo che si occupa dell'AN, ma è anche il primo comma dell'intero Ordinamento dello Stato. Anche simbolicamente, la Costituzione pone il Parlamento al primo posto nel sistema istituzionale vetlano. Gli altri due poteri, infatti, esecutivo e giudiziario, nella scelta delle persone che li costituiscono, si può dire che ne dipendano: sono eletti dall'Assemblea Nazionale e possono esserne sfiduciati.
Premessa, quindi, l'importanza del nostro ruolo collettivo e, visto che siamo in pochi, di quello di ognuno di noi, invito tutti i deputati a svolgere il proprio incarico con impegno e coscienziosità, ricordando che sono slegati da alcun vincolo di mandato, e non debbono quindi essere condizionati nelle loro scelte.
Credo che il tono e il tenore delle discussioni in seno all'Assemblea debbano essere di un livello sostenuto, pertanto non accetterò alcun tipo di turpiloquio o divagazione, agendo secondo le prerogative attribuitemi dall'articolo 3 dell'Assemblea Nazionale.
Credo anche che, essendo questo il luogo della formazione delle leggi, queste vadano discusse. Il Parlamento non è un votificio. Tenderò quindi ad attribuire alla fase di discussione una durata minima di 72 ore, e di porre quanti meno possibile ordini del giorno in ogni seduta, perchè è meglio procedere con calma ma approfondendo ogni cosa su cui ci si deve esprimere.
La votazione, invece, tenderò a non portarla oltre le 48 ore. Siamo in pochi ed è un tempo sufficiente per esprimere il proprio voto e per evitare un eccessivo congelamento delle istituzioni.
Auspico che il Parlamento assuma un rapporto costruttivo con le altre istituzioni con cui è chiamato a collaborare, ognuno nel rispetto delle proprie prerogative e evitando interferenze di alcun tipo nella nostra attività. Mi impegnerò per difendere, quindi, la centralità e l'indipendenza dell'Assemblea Nazionale.
E' scontato dire che in ogni questione non agirò per interessi particolari ma seguendo il buon senso e la legge.
Accoglierò con piacere suggerimenti dei deputati sulle modalità di conduzione dell'Assemblea.
Il Presidente, Emoned
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