Intervista ai candidati Presidenti, Museo della Repubblica Democratica di Vitla

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~Moonlight
view post Posted on 14/9/2009, 23:55




Speciale L'Opinione: Intervista ai candidati Presidenti




SPOILER (click to view)
Legenda:
Emoned: nero
Gelert: blu
Krieg: verde



EM.: Grazie per la disponibilità all'intervista da parte di entrambi i candidati.
G.K.: Grazie a lei
KR.: Grazie a lei per questa opportunità.
Mi scusi comunque per il ritardo.


EM.: Inizio chiedendovi che cosa cambierà se, rispettivamente, uno di voi due sarà eletto.
G.K.: Se io sarò eletto avremo un presidente leggermente più attento all'operato del governo, che controllerà che le leggi siano scritte bene e non interpretabili perchè non rendano punibili errori formali ma solo i veri atti che vanno contro i principi di questa micronazione, avremo un presidente che si impegnerà con il governo non solo all'atto di approvare e respingere le leggi ma di suggerire possibili errori già al consiglio dei ministri.
KR.: Beh, credo basti sfogliare il forum della Repubblica e vedere quello che l'uno e l'altro hanno fatto.
Vedere il numero di dimissioni e incarichi portati a termine rispettivamente, la stessa presenza in generale, per capire la differenza fra l'uno e l'altro.
Penso che tutti i Cittadini possano capire da soli cosa cambierà.


EM.: Qual è, per voi, il ruolo, il compito principale che il Presidente della Repubblica interpreta, e perchè, rispettivamente, vi ritenete adatti a ricoprirlo?
G.K.: Far rispettare la costituzione, vegliare che tutta la micronazione la segua, che la giustizia sia garantita e mantenere la pace. è un compito importante ed estenuante e ci vogliono una giusta dose di diplomazia, forza, intrapendenza, faccia tosta, onestà, spirito. Si mi ritengo adatto a ricoprirlo o non mi sarei candidato per queste elezioni.
KR.: Il compito principale del Presidente non sono tanto tutti quelli che deve portare a termine a livello fisico.
Ma è la sua imparzialità e la sua stessa presenza nei momenti difficili.
Come ho già detto nella precedente intervista per "La Fenice" il Presidente è un simbolo.
E' il simbolo dell'unità di Vitla, è il simbolo di tutto ciò che è stato fatto e della Democrazia.
E' il simbolo più importante fra tutti quelli rappresentati dalle cariche istituzionali.


EM.: Il Presidente rappresenta la micronazione, pertanto la sua posizione è determinante nei rapporti esteri. Esponete, in breve, le vostre posizioni in merito alla rottura del trattato con la Repubblica Sovietica, alla riunificazione Vetlana e alla possibilità dell'ingresso della nostra micronazione nell'UMI.
G.K.: il trattato con la Repubblica Sovietica all'inizio è stata un'opportunità, di sicuro c'erano persone nella Repubblica Sovietica che meritavano questo accordo ma purtroppo vi erano anche i fomentatori e questo ha dato via ad un clima di odio che si è propagato in entrambe li micronazioni, alla fine era giusto rompere il trattato perchè non vi erano più le condizioni di un dialogo costruttivo. quello che posso dire è: Ci abbiamo provato, è andata male. L'unione con Vitla, invece, credo sia il coronamento di ciò che ci proponevamo quando si è arrivati alla scissione: Volevamo creare un sistema Democratico vero, che superasse gli errori fatti nella Repubblica di Vitla, e intanto questa separazione attenuasse i rancori per perettere un ritorno all'unità. Sopratutto il fatto che attualmente la Repubblica Democratica di Vitla ha quel successo democratico che ha perso la Repubblica di Vitla e che l'unità avviene adottando il nostro sistema premia la nostra Assemblea Costituente che è stata capace di produrre un ottima costituzione. Mentre per l'entrata nell'UMI è sicuramente un passo avanti anche se molto relativo, sicuramente l'ingressso è in larga parte legato all'unione con Vitla, e di questo bisogna ringraziare i nuovi amici, ma il tutto starà nel vedere quanto realmente l'UMI conta per lo sviluppo delle micronazioni
KR.: I punti da lei portati sono tutti abbastanza spinosi, seppur in maniere diverse.
Li schematizzerò per una maggiore chiarezza.

- Repubblica Popolare Sovietica:

La rottura del trattato è stata principalmente causata da una singola persona: Sardovenezuelano sovietico.
Tale soggetto è riuscito, tramite la propria insistenza e perseveranza nell'infrangere leggi, regolamenti e trattati a portare all'esasperazione anche i Vetlani più calmi e tranquilli.
Ma, se si fosse limitato a ciò non sarebbe stato un grosso problema per il rapporto intermicronazionale stesso.
Ha traviato qualsiasi avvenimento e qualsiasi frase qui da noi portata esasperandola con i proprio "compagni" e facendo divenire il suo ban una vera e propria crisi diplomatica composta principalmente da offese e contro offese.
Ci siamo ritrovati in una situazione similare, seppur simbolicamente molto meno importante, al primo periodo di confronto fra Vitla1 e Vitla2.
Un campanilismo e un "cameratismo" forzato dei cittadini e delle rispettive micronazioni.
Certo, determinati soggetti della RPS son sempre stati molto turbolenti (un esempio..? Carre.) e contrari allo stesso trattato, facendo di tutto per farlo arrivare ad un punto di rottura.. Ma è stata la forzatura di sardo a creare il vero punto di crisi e farci superare il confine del non ritorno.
Sicuramente non posso dirmi infelice della rottura, poiché reciprocamente come micronazioni non abbiamo apportato nessun avanzamento agli "alleati".
E questo è successo sia da una parte che dall'altra.
Ma non posso definirmi neppure felice di ciò, perché è stata persa comunque un'occasione di forgiare, da parte nostra, una possibile futura buona micronazione in ambito Italofono.

- Riunificazione Vetlana ed Entrata in UMI:

Lego questi argomenti poiché li reputo seriamente collegati.
Se la riunificazione andrà veramente in porto l'Entrata in UMI sarà praticamente automatica.
In caso contrario, la situazione potrebbe trovare un nuovo stallo.
Ad ogni modo la riunificazione con l'altra Vitla è ormai, in un certo senso, inevitabile sia con i propri lati positivi sia con i lati negativi.
I lati positivi sono dinnanzi agli occhi di tutti. E' stata finalmente chiusa una questione che si protraeva e strascicava da ormai più di un anno, e la nostra Repubblica ha definitivamente trovato pace per quanto riguarda la propria storia.
Centinaia di discussioni potranno essere reintegrate e un' infinità di storie finalmente potranno vedere la propria origine.
A mio avviso, in caso di una riunificazione, lo stesso forum di Vitla dovrebbe essere eletto a patrimonio culturale della Repubblica e modificato per divenire un vero e proprio museo che narra la storia della Repubblica Democratica di Vitla, con i propri screzi, con le proprie amicizie ed antipatie, con le proprie Radici.
Perché questa Repubblica nasce da lì.
I lati negativi, invece, potrebbero essere il riaccendersi di vecchi scontri fra persone che ormai non si sentono da più di un anno, se non in sedi esterne a Vitla stessa.
Potrebbe riaccendersi un caldo confronto su più fronti.
Ma ciò non si può realmente ipotizzare, ormai è passato troppo tempo per poterlo fare e si parla solo del ricordo di pochi, che oggi giorno non sono più la maggioranza come nel momento della fondazione.
Solamente il tempo ci dirà cosa accadrà.
E spero che questo tempo sia servito ad entrambe le parti per crescere, maturare e capire diverse cose vedendole da punti di vista differenti.
Sicuramente, per il fattore storico e culturale e per il ritrovamento di diversi ottimi elementi (come Hawthorne), non posso che dirmi felice.
Per una possibile tristezza.. c'è sempre tempo.


EM.: In base a quale criterio avete scelto il vostro vicepresidente? Lo ritenete un valore aggiunto alla vostra candidatura?
G.K.: ritengo Unreal una persona concreta che si impegna per vitla, sottolinea che abbiamo scelto di candidarci insieme per cui non sarebbe proprio corretto dire che l'ho scelto mentre sarebbe corretto dire che abbiamo realizzato un progetto, valutato le sue possibilità e poi ci siamo schierati insieme uno come presidente l'altro come vice ma comunque lavoreremo sempre insieme per ogni decisione.
KR.: Dire un valore aggiunto è riduttivo.
Io, come molti altri Vetlani, mi fido di Altas. E so che nel momento del bisogno sa essere presente e muoversi in maniera ragionata, senza infrangere alcuna Legge e soprattutto in modo Onesto con tutti.
So che se io dovessi non essere presente in un momento di crisi lui ci sarebbe e prenderebbe delle decisioni adeguate ed intelligenti.
Oltre a ciò noi due rimaniamo in contatto oltre che tramite messaggistica istantanea anche tramite telefono.
Questo ha creato un buon affiatamento e la possibilità di reperirci reciprocamente abbastanza facilmente.


EM.: Il Presidente nomina il primo ministro ed i componenti del governo, dopo le elezioni del parlamento. Voi intendete assumere, qualora eletti, un ruolo da protagonisti nella scelta dei nominativi del governo, o seguirete le indicazioni della maggioranza uscita dalle urne?
G.K.: il governo è espressione dei cittadini, solo che loro eleggono il parlamento e il governo deve essere scelto di conseguenza, è vero che il presidente lo nomina ma seguendo la volontà democratica della cittadinanza, ovviamente cercherò di far ricadere le scelte su persone affidabili e capaci ma senza violare il parere dei cittadini
KR.: Questo è uno dei poteri più pesanti del Presidente della nostra Repubblica.
Seppur vi sia un buon controllo da parte dell'AN di tale scelta, tramite la fiducia, è comunque qualcosa di molto pericoloso.
Certamente non si può invertire il voto dei Cittadini. Ma può veramente mettere in crisi qualsiasi buon Vetlano che magari vede nominare qualcuno di totalmente inetto a ruoli elevati solamente perché amico della più alta carica della Repubblica.
Ciò è scandaloso ed è qui che entra in gioco, nuovamente, l'imparzialità della figura istituzionale.
Bisogna fare in modo di conciliare il volere della maggioranza con le capacità delle persone e, in caso di problemi, rivolgersi agli stessi Cittadini.
Sicuramente, quindi, seguirei il volere del "Primo Ministro" scelto dai "vincenti", ma comunque darei qualche consiglio il più imparziale possibile riguardo le nomine


EM.: La sicurezza è un tema, legato all'ordine pubblico, che ritengo sarà all'ordine del giorno nell'immediato futuro, visti i quotidiani problemi di spam, cloni di account bannati, e la recente cancellazione dell'intero contenuto della tag. Come coniugare la libertà con la necessità di sicurezza dall'interno e dall'esterno?
G.K.: bisognerà trovare metodi e leggi che permettono di garantire la sicurezza senza violare la libertà, in particolare vorrei evitare un sistema di costante sorveglianza sui cittadini che diventerebbe oppressivo e orrendo. La soluzione secondo me sta in alcune modifiche che si potrebbero fare alla GNV e ad alcune regole del forum che mi occuperò comunque di suggerirle al Governo
KR.: La mia idea personale riguardo l'argomento è ben nota da ancor prima della fondazione e pian piano ci si sta muovendo, volenti o nolenti, in quella direzione.
Bisogna fare in modo di creare un organo, similare alla GNV, ma maggiormente controllato (o fidato) dal popolo stesso, e dare in maniera più selettiva gli incarichi (e relativi poteri) di moderazione ai Cittadini.
Importante sarà anche l'introduzione di un membro della GNV, magari lo stesso comandante, che si debba informare nella rete delle vulnerabilità scoperte del circuito in cui ci troviamo ed agire di conseguenza per evitare possibili colpi di mano da parte di Forestieri e/o Cittadini.
Vitla ha già subito una volta un attacco da parte di un Lamer. E lo stesso è successo ad SPQR e, recentemente, alla RPS.
Dobbiamo prepararci in modo tale che ciò non possa avvenire nuovamente.
Redarre un regolamento per gli account degli amministratori e muoverci di conseguenza anche con la gestione dell'account founder, aumentando le norme di sicurezza.


EM.: Lei ha ricoperto diverse cariche nella micronazione, tra cui quelle di primo ministro e di deputato, che però si sono interrotte, per decadenza o dimissioni, prima della scadenza naturale del mandato. Cosa ci garantisce che porterà, contrariamente a quanto accaduto in passato, a termine il suo mandato, nel caso in cui venisse eletto Presidente?
G.K.: di certo non posso garantire che per i prossimi 4 mesi non finirò sotto un tir mentre attraverso la strada, le mie assenze sono state dovute principalmente a problemi personali che però sono stati risolti, ma si è aggiunto a questo una costante critica che è partita dal giorno delle elezioni che hanno reso difficile al mio governo operare attreverso una strategia che definirei terroristica, goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato l'uso di informazioni riservate alla cittadinanza senza il consenso del governo. Ad oggi non ci sono più quelle condizioni e posso garantire la mia presenza da oggi al termine del mio mandato facendo le corna (da buon meridionale) a chiunque ora mi sta portando il malocchio.

EM.: A breve, il 14 Settembre si terrà la festa nazionale per l'anniversario dell'approvazione della Costituzione. Come al solito, il Presidente dovrà celebrare tale data come festa nazionale. Tuttavia lei, nella votazione conclusiva, in cui erano necessari i 2/3 di voti favorevoli, e quindi votare contrario o astenuto o non votare, aveva lo stesso valore ai fini del risultato, si astenne. Le chiedo come mai lo fece, se questo fatto la metterà il prossimo 14 settembre, se Presidente, in imbarazzo e se, potendo tornare indietro, cambierebbe il suo voto.
KR.: L'approvazione della Costituzione è una festa Nazionale. Ed è giusto che sia così.
E non ho mai rinnegato la nostra Costituzione, né ne ho mai parlato male dato che si tratta di uno dei più grandi traguardi di questa nostra Repubblica.
Una costituzione redatta da un' Assemblea Costituente aperta a tutti era al tempo una grandissima novità, che si è dimostrata vincente e che ci ha permesso di avere una delle Carte Costituenti più articolate del mondo Micronazionale Italofono.
E' vero, io mi astenni alla votazione.
Ciò avvenne molto, forse ormai anche troppo, tempo fa per ricordarmene tutti i motivi per cui lo feci.
Ma principalmente fu, se non erro, per delle discussioni tenute in msn con diverse persone che mi portarono a ragionare su alcuni punti della nostra Costituzione (come gli innumerevoli poteri del Presidente, che sotto certi aspetti ha quasi le sembianze di un Monarca Elettivo come quello Americano).
Come Cittadino, quindi, all'epoca preferii astenermi, cioè non esprimere un parere né positivo né tanto meno negativo sulla Carta poiché ne ritrovavo aspetti a cui ero grandemente favorevole (alcuni dei quali nati proprio da mie idee, come la stessa, e banale ma allo stesso tempo fondamentale, divisione dei punti) e altri con cui non potevo ritrovarmi per la mia indole democratica e popolare.
Se non ricordo male al tempo non avevo neppure ben inteso che l'Astenersi fosse equivalente al non voto e al contrario.
Quindi lo feci per i motivi sopra elencati, nella felice ignoranza del peso di tale voto.
Oggi non so se lo rifarei e non mi piace soffermarmi troppo sul passato a soppesare le possibili mie scelte, quando ciò non ha creato danni.
Mi dovrei ritrovare nella medesima situazione per decidere nuovamente.


EM.: Ha accusato Krieg di fare leva sui cavilli e leggi di forma che non cambiano niente nella sostanza di quello che avviene. E' una posizione rispettabile e anche cndivisibile quella di intendere le leggi nei loro obiettivi generali e non considerare ogni singola parola, specie se poco sensata. Tuttavia, lei ha affermato, nel suo discorso, cito testualmente "ho notato che alcune leggi non sono state fatte rispettare come quella sulle firme: legge totalmente assurda e ridicola a parer mio, ma che fin quando è legge va rispettata. come questa altre piccole leggi o articoli non rispettati come l'istituzione dei moderatori generali per i circoli.". Come concilia queste due posizioni che appiano diametralmente opposte?
G.K.: mi permetto di correggerla, non sono posizioni opposte perchè la legge sulle firme ha in se una motivazione: accertare le presenze in Vitla, è logica, potrebbe funzionare, ma diventa oppressiva e alla fine nessuno l'ha mai fatta rispettare perchè era assurda, ma era legge e aveva uno scopo e delle motivazioni (condivisibili o meno) e tale scopo andava fatto rispettare, io critico invece situazioni, come quella della denuncia di krieg, in cui il rispetto della volontà della legge c'è stato, lo scopo della legge era mantenuto (permettere l'indiscrezione al fondatore del circolo nel decidere cosa doveva essere archiviato), e ciò è avvenuto comunque indipendentemente da chi è a spostare i topic in archivio, l'unica violazione è poi alla legge sull'archivio ma tutte cose molto formali e facilmente correggibili in pochi minuti da qualsiasi amministratore per cui il tutto si posa su mere questioni cavillose.


EM.: Lo scorso 30 Gennaio, proprio nel suo Movimento Micronazionalista Vetlano, si discuteva sui possibili miei rivali per la candidatura alle presidenziali di Marzo, che sappiamo essere stati inesistenti. Flames affermò che la vedrebbe benissimo per il ruolo di Presidente, ma lei rispose, cito testualmente "Sì anch'io, però so che quel pirla non si candiderà mai.". Come mai, ora, contravvenendo a quanto affermato allora, si è candidato? E quali erano i motivi per i quali in quel momento aveva escluso ogni ipotesi, presente e futura, di una sua candidatura?
KR.: Quella era una battuta diretta a Flames, con cui avevo avuto una discussione il giorno stesso o quello precedente, a casa sua, dove gli dicevo che ero impossibilitato a candidarmi a causa di alcuni problemi universitari abbastanza pressanti.
Comunque, se non mi sbaglio, alla fine di tale frase vi era anche uno smile... Per l'esattezza un "asd", che doveva dar un' idea sulla serietà dell'affermazione.
Ed il "mai" era inteso per quelle stesse elezioni.
Il mio progetto di candidatura, infatti, è ormai parecchio datato.


EM.: Sareste preoccupati nel caso in cui il vostro rivale diventasse Presidente della Repubblica? Lo ritenete inadatto per una carica così importante?
G.K.: sopratutto ritengo Krieg inadatto a presiedere la corte suprema perchè lo ritengo incapace di separare le sue questioni personali da ogni altra questione, come dimostra che non si è mosso in alcun modo per fermare l'assurda denuncia di Fede#91 per offese che lei stessa aveva commesso un minuto prima, anzi ha attaccato l'accusato per aver fatto notare la cosa. Credo che con lui si avrebbe assoluzione per i suoi amichetti senza se e senza ma e colpevolezza per i suoi nemici sempre e comunque.
KR.: Dir inadatto è un eufemismo.
Comunque preferisco non esprimermi troppo. Come ho detto prima sono davanti agli occhi di tutti le differenze.
Poi sta alla coscienza di ognuno prendere la propria decisione.


EM.: Convincetemi, in non più di 50 parole, a votare per voi.
G.K.: per un impegno serio in vitla, per persone imparziali, per persone di esperienza che non si fanno condizionare, per una vitla migliore, per la democrazia una sola scelta: Gelert Keryb Presidente
KR.: Non devo convincere nessuno.
Come ho già detto più volte sono i fatti la vera discriminante, non le mere parole.
I fatti, l'esperienza, e quindi il modo di agire in determinati compiti e la serietà con cui vengono presi e non abbandonati.
Starà a lei decidere se seguire un' idea partitica e politica oppure provare a fare una scelta che magari ora reputa azzardata ma che potrebbe essere una novità vincente.


Inoltre, ho dato la possibilità ai candidati di scambiarsi vicendevolvemente una domanda.
Queste le due ulteriori:

PER KRIEG:
CITAZIONE
ritiene davvero di poter essere imparziale come giudice della corte suprema dopo aver ampiamente dimostrato di non essere mai stato capace di seperare le sue questioni personali dal bene di Vitla (come accadde per il suo rifiuto di far parte di un governo solo perchè c'ero io)?]

PER GELERT KERYB:
CITAZIONE

Se tu fossi eletto, fra quanto ti stuferai e ti dimetterai e/o svanirai?

Potete rispondere qui sul topic, ed eventualmente proseguire il dibattito sulle risposte.
 
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