| Meazza esaurito, 500 giornalisti accreditati, audience mondiale per la supersfida di stasera (ore 20.30). Ancelotti punta tutto su Ronaldinho e Pato. Mourinho spera di recuperare Maicon. Traffico impazzito, in ritardo i bus delle due squadre
MILANO, 15 febbraio 2009 - Ultima chance. Fosse un film avrebbe il titolo di un action movie. In realtà il derby di Milano, edizione 150 per i campionati a girone unico, è un'ottimo trampolino di lancio per l'Inter, inseguita con un certo affanno dalla Juve ma ancora nel mirino del Milan.
NO KAKA' - Se vince, Ancelotti si ritrova a 5 punti da Mourinho. All'andata lo ha già fatto, grazie a un gol di Ronaldinho, non a caso l'uomo "caricato" a dovere dall'ambiente rossonero nella settimana che ha preceduto una delle sfide perfette per il Dentone, con quello stesso sapore (gusto Champions) lungamente assaporato a Barcellona. Ci saranno anche Pato e Beckham, più Seedorf, gli ultimi tre pezzi del blocco che, unito ed efficace, può addolcire il rimpianto di non avere Kakà a disposizione.
NI MAICON - Mourinho nasconde Maicon fino all'ultimo. Il 30 novembre, dopo il successo sul Napoli, il portoghese elogiò lo spirito di sacrificio del terzino che giocò su un affaticamento muscolare. Stavolta il guaio è più serio, e il rischio altissimo considerato l'impegno con il Manchester del 24 febbraio. Eppure l'Inter spera ancora. Dovesse uscire dal tunnel prima del fischio d'inizio, sarebbe un mezzo miracolo.
ATTESA - I cancelli del Meazza sono stati aperti alle 17.30. Gli spettatori sono 80.018, l'incasso 2,6 milioni di euro. I giornalisti accreditati oltre 500. E' un derby con audience globale, l'ultimo (quasi sicuramente) di Paolo Maldini, il primo con vista sullo scudetto per Mourinho. Perderlo brucerebbe ancora di più.
TRAFFICO IMPAZZITO - Traffico impazzito intorno allo stadio, in ritardo anche i pullman delle due squadre: quello dell'Inter ha preceduto di pochi minuti quello dei rossoneri.
Gazzetta dello Sport
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