[Università Statale Vetlana] Occulto e Complottismo 11 settembre : Il Pentagono - Lezione III, Professore _Il Cacciatore_

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_Il Cacciatore_
view post Posted on 30/11/2007, 10:07




Cosa è successo al Pentagono ?

In questa lezione andremo a vedere a fondo cosa sarebbe realmente successo l'11 settembre 2001 nei cieli americani sopra il Pentagono .
A mio modesto parere la versione uffciale non regge, anche perchè ci sono molte quesiti che una persona comune come me si può porre .


Secondo la versione ufficiale il Pentagono è stato colpito dal volo American Airlines 77.
L'American Airlines 77 avrebbe dovuto decollare alle 08:10 (le 14:10, ora italiana) dal Dulles International Airport di Washington D.C., con destinazione Los Angeles. A bordo si trovavano 58 passeggeri (fra cui i 5 terroristi) e 6 membri dell'equipaggio. Il pilota era Charles Burlingame, cittadino britannico che però aveva servito nella marina statunitense come pilota di jet.
Il volo parti però alle 08:20 (le 14:20, ora italiana). I circa 10 minuti di ritardo furono dovuti ad un ritardo nell'imbarco in quanto i tre dei membri del commando terrorista, furono fermati al metal detector e lasciati passare dopo ulteriori controlli. Il dirottamento ebbe luogo fra le 08:51 (ora dell'ultima trasmissione radio di routine del pilota) e le 08:54 (istante in cui il 757 uscì dal piano di volo stabilito effettuando una virata a Sud). Le indagini successive portarono all'individuazione di cinque responsabili, tutti legati ad al-Qai'da:
· Hani Hanjour, che avrebbe pilotato l'aereo;
· Khalid al-Mihdhar, seduto al posto 12B;
· Majed Moqed, seduto al posto 12A;
· Nawaf al-Hazmi, la cui auto fu poi ritrovata fuori dell'aeroporto;
· Salem al-Hazmi.
I cinque assalitori probabilmente minacciarono il personale di volo dell'aereo con coltelli e taglierini. Alle 08:56, preso il completo controllo del veivolo, staccarono il transponder, e resero l'aereo invisibile all'ATC di Indianapolis (neppure il primario fu notato dal controllore di volo che lo cercava lungo la rotta iniziale). Alle 9 in punto il centro di controllo di Indianapolis comunicò che aveva perso ogni contatto con l'AA77, aggiungendo che era presumibilmente precipitato. La comunicazione fu inoltrata al reparto SAR (Search and Rescue) della base di Langley e alla polizia dello stato della Virginia e soltanto 24 minuti dopo, la notizia giunse all'uffico centrale della FAA (Federal Aviation Administration). Nel frattempo si era fatta largo anche l'ipotesi del dirottamento, ma l'assenza del primario sullo schermo radar, face sì che si propendesse per un incidente. Pare che nei primi dieci minuti il primario del Boeing fosse troppo debole per essere visibile sullo schemo radar di Indianapolis, in seguito tale segnale riapparve, ma in una zona alquanto distante da dove il personale si aspettava si trovasse l'aereo e quindi la traccia fu male interpretata o semplicemente non notata. La mancanza inoltre di ogni allerta da parte della FAA, rese possibile all'AA77 di volare per più di mezz'ora, come un aereo fantasma, semplicemente perché non c'era nessuna stazione radar che lo stesse effettivamente cercando. La FAA lanciò l'allarme dirottamento anche per il volo AA77, solo dopo lo schianto del volo American Airlines 11 e il dirottamento del Volo United Airlines 175. Alle 9:21 l'aeroporto di Dulles fu informato di controllare il proprio spazio aereo in cerca di veivoli non identificati in volo, ne fu individuato uno dieci minuti dopo. I controllori del aeroporto Reagan, informati di ciò, avendo in volo un cargo C-130H della Guardia Nazionale, chiesero al pilota di identificare l'aeroplano e di seguirne il volo: il pilota asserì che si trattava di un aereo di linea con la livrea della American Airlines. In quegli istanti il veivolo iniziò a manovrare: effettuò una virata di 270° e in pochi minuti scese di circa 2.100 m (7.000 ft) ad una velocità stimata attorno ai 600 km/h.
Negli utlimi istanti di volo a bassa quota, l'aereo (sceso a circa 6 metri di altezza) colpì vari lampioni, uno dei quali cadde a sua volta su di un taxi, ferendone l'autista. Alle ore 9:38 il pilota del C-130 notificò alla torre che l'aereo si era schiantato sul Pentagono. Nessuno dei 64 passeggeri sopravvisse all'impatto.
Secondo quanto riportato dalla Commissione sull'11 Settembre, due passeggere tentarono di mettersi in contatto con l'esterno mediante il proprio telefono cellulare. Entrambe dissero che l'aereo era stato dirottato e che tutti i passeggeri erano stati costretti verso la coda del velivolo. Una delle due passeggere era Barbara K. Olson, moglie del Procuratore Generale Theodore Olson, di stanza al Dipartimento della Giustizia statunitense. Dopo l'interruzione dei contatti, il Procuratore Olson cercò di contattare l'allora l'Attorney General (l'equivalente del nostro Ministro della Giustizia), John Ashcroft, per avvisarlo di quanto stava accadendo.

Una volta letta la versione ufficiale le domande di obbligo sono :

- Perchè la super potenza americana, con il miglior sitema radar e di difesa nazionale non ha inetrcettato il Boeing e non lo hanno abbattuto dopo essersi accertati che è stato dirottato ?

- Un pilota dilettante può andarsi a schiantare volontariamente contro il Pentagono ?

- Dove sono le prove che dichiarano lo schianto del Boeing ?

- Perchè non vi sono stati trovati relitti o pezzi, ma solo dei piccoli frammenti di rottami ?

- Non penste il "buco" arrecato al Pentagonos ia troppo piccolo per un Boeing ?

Ultima domanda forse la più importante :

Dove sono finiti i passeggeri ?



Se rispondete a queste domande avrete scoperto il più grande mistero dell'ultimo secolo altrimenti continueremo a farci domande su domande tramite questo corso .

Prossima lezione Venerdì 8 Dicembre 2007
 
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