CITAZIONE (Giancas @ 9/1/2019, 21:09)
Intanto grazie per la presentazione che ho letto con molto interesse. Ho una domanda, che poi è più o meno la stessa che feci a Matutian quando mi menzionò la vostra realtà per la prima volta. Come vi trovate su Telegram? Non riesco a immaginare una micronazione su tale social (che comunque conosco pochissimo). Mi spiego meglio: come riuscite ad articolare le sezioni di un forum, o di un supporto articolato come un sito internet su semplici chat? Voglio sottolineare che si tratta di curiosità genuina, non ho nessuna intenzione di mancare di rispetto alla vostra realtà (che è molto più viva della nostra!
).
Comprendo bene questa curiosità visto che, paradossalmente, mi sono posto lo stesso problema per la vostra micronazione, non riuscendo sinceramente a capire come si potesse organizzare in un forum.
Cercherò di essere chiaro e breve, ma prima devo premettere che su Telegram non esistono solo chat private e gruppi, ma anche bot (che tutti quelli che hanno un minimo di conoscenze possono programmare per far praticamente qualsiasi cosa) e canali (gli utenti possono iscriversi, leggere e trovare risorse, ma possono scrivere solo gli amministratori).
La cittadinanza si raduna in gruppi "generalisti", le piazze. Quando qualcuno vuole discutere di qualcosa, può farlo benissimo lì. Esistono poi delle piazze dedicate a particolari temi (l'Accademia, dedicata alla discussione culturale, e Piazza Rambaldi, dedicata ai giochi). Questo non per creare una linea netta (si discute dove ci si trova) quanto per fare ordine nelle conversazioni.
Esistono poi, ovviamente, i gruppi istituzionali. Per esempio c'è il gruppo del consiglio di stato, dove ogni giorno discutiamo di faccende governative. Di questo gruppo fanno parte solo i ministri. Similmente, c'è il gruppo del Senato.
Un capitolo a parte va per i canali, che usiamo per praticamente qualsiasi cosa. Quando qualcuno vuole aprire un giornale, ad esempio, crea un canale che tutti i cittadini possono seguire e dove pubblica i suoi articoli e le notizie. Appena succede qualcosa, il giornalista deve solo aprire questa chat, scrivere poche righe, e tutti i cittadini saranno informati.
Anche per questa ragione abbiamo un certo numero di giornali attivi. A questi si aggiungono dei canali simili (ad esempio, canali di satira, dove gli admin inviano le proprie battute). Come strumento, quindi, è simile alle pagine Facebook, che forse vi sono più familiari. Ma la gestione è più semplice, ed il rapporto con gli utenti più diretto.
Abbiamo anche un canale per la gazzetta di stato, dove pubblichiamo e raccogliamo le leggi, come pure i comunicati del governo e i risultati delle votazioni. Sempre i canali sono usati per le raccolte. Ne è un esempio la biblioteca, dove raccogliamo un numero discreto di opere, che altro non è che un canale. E sempre canale è quello usato dall'Istituto Documento E Archivi, dove raccogliamo tutti i documenti e gli archivi.
Infine, i canali sono usati (sempre dai privati) per i progetti personali. Questi riescono ad uscire facilmente dalla micronazione. Per citare uno dei canali più piccoli, un nostro concittadino ne ha uno con 180 iscritti dove tratta essenzialmente di tecnologia. In questo senso, i confini fra ciò che è dentro e ciò che è fuori dalla Federazione è molto labile.
Dei bot posso dire che sono usati per automatizzare e semplificare la sicurezza. Quando qualcuno tenta di floodare, viene rimosso automaticamente. Sono anche usati per giocare, per calendarizzare le discussioni in Senato, pubblicare i testi, inviare una trascrizione delle discussioni del Senato in un canale apposito e perfino votare (basta un click).
In passato, ai tempi di Leonia, usavamo principalmente il sito. Devo confessare però che questo era molto più faticoso da gestire, aveva un contatto meno diretto con la popolazione ed era anche inutilmente complesso (con questo intendo dire che su Telegram riusciamo a fare le medesime cose con meno sforzo).
Una delle cose più comode è quindi questa immediatezza. Io non devo andare in un posto particolare per vedere cosa succede. Ma, quando qualcosa succede, lo trovo direttamente sul mio telefono. E posso subito rispondere e partecipare alla discussione.
(Se non sono stato chiaro o esaustivo, sono pronto ad approfondire ancora il discorso).