Vidkun Quisling |
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| CITTA' DEL VATICANO Benedetto XVI ha riaffermato questa mattina la netta contrarietà della Chiesa alle tecniche di procreazione assistita, alla distruzione degli embrioni e «all’eutanasia legalizzata». È quanto si legge nel messaggio inviato da Benedetto XVI ai partecipanti alla XXV Conferenza internazionale del Pontificio Consiglio per gli operatori sanitari - Per una cura della salute equa ed umana alla luce dell’Enciclica "Caritas in veritate" - in corso in Vaticano.
«Il Popolo di Dio pellegrinante - afferma il Papa nel suo messaggio - per i sentieri tortuosi della storia unisce i suoi sforzi a quelli di tanti altri uomini e donne di buona volontà per dare un volto davvero umano ai sistemi sanitari. La giustizia sanitaria - spiega il Pontefice - deve essere fra le priorità nell’agenda dei Governi e delle Istituzioni internazionali. Purtroppo, accanto a risultati positivi e incoraggianti, vi sono opinioni e linee di pensiero che la feriscono: mi riferisco a questioni come quelle connesse con la cosiddetta ’salute riproduttivà, con il ricorso a tecniche artificiali di procreazione comportanti distruzione di embrioni, o con l’eutanasia legalizzata».
«L’amore alla giustizia - afferma ancora il Papa - la tutela della vita dal suo concepimento al termine naturale, il rispetto della dignità di ogni essere umano, vanno sostenuti e testimoniati, anche controcorrente: i valori etici fondamentali sono patrimonio comune della moralità universale e base della convivenza democratica».
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