Comuniazione UMI

Personalmente, ho nel sangue ancora lo spirito del 2008 ed è stata una mia idea avanzata sotto il Governo Cicerone-Scipione e portata in atto sotto quello Silla-Bellico. Mi dispiace tu te ne sia dimenticato, perché ti occupavi degli esteri.

In ogni caso il fine dell'UMI è molto semplice: essendo le micronazioni poco strutturate e composte da organici molto ridotti, dunque trovandosi nella difficoltà di uscire dall'anonimato e di giungere ad obiettivi più reali e meno virtuali, suo obiettivo è far sì che si uniscano le forze e le intelligenzie comune per ridurre gli ostacoli e favorire una reale e comune crescita.
Un concetto, che è stato ripetuto in tutti i trattati del nuovo mondo micronazionale italofono a partire da quello che base tra la Cisalpina e la Res Publica, che è stato per lungo tempo più o meno scopiazzato da tutti, ma che si pensava all'epoca, vedi le discussioni con W.Adama, PRC, di poter giungere ad un "diffuso e comune sviluppo" (cito a memoria).

L'obiettivo è obiettivamente praticissimo.

I problemi sono sempre stati altri:

1- Il Campanilismo tra micronazioni;
2- La crisi Vetlana che inizialmente marginale è divenuta suo malgrado centrale nel tempo per l'intrecciarsi dei rapporti;
3- Le diffidenze dei micronazionalisti più recenti che non hanno conosciuto quello che ho chiamato nel precedente post lo spirito del 2008;

Detta ciò, io rinvito ad una profonda riflessione. Rimanere a giocare con formalismi vari ha poco senso e non porta da nessuna parte.

Personalmente, mi aspettavo di più.

Oh, ma proprio zero... basta che quando si deve solo polemizzare e non costruire discorsi, la propria parola non costa mai così tanto.

La mia critica era sulla discussione, che appena è divenuta costruttiva è stata prontamente ignorata.

FGB, sinceramente, scusami, ma allora cosa hai letto?

Personalmente mi pare nel discorso di sopra, se si sa leggere, d'aver fatto una proposta ben precisa: uscire dall'ambiente virtuale, uscire dalla scatola, sfruttando l'unione di più intellighenzie.
Se questo ti pare poco, allora scusami, vorrei capire cosa intendi tu per progetti, perché cosa più difficile ed impegnativa di questa non esiste.
E non è un mi piacerebbe: l'UMI era nata proprio per questo, ma gli ostacoli interni ed esterni sono stati insormontabili.
Ed ammetto, inoltre, che abbiamo nel tempo pure perso la strada.

Ma non è per nulla poco.

Come non puoi negare, che finita la polemica anti-UMI, nessuno ha spiccicato una parola. Una cosa molto deludente, speravo di farne un dibattito.
E' evidente, invece, che non gliene frega a nessuno. Ma non tanto dell'UMI, ma non frega a nessuno uscire dal virtuale, il che mi fa molto riflettere sul senso di continuare questi progetti.

Vedi il virtuale e l'aterritoriale non sono caratteristiche proprie e definitorie del nostro tipo di micronazione, quanto piuttosto attributi temporanei la cui validità è circoscritta nel momento in cui sono tali.
Se l'aspirazione è davvero l'indipendenza, per cui sono solo semplici attributi, allora l'aspirazione è la reale territorialità.
Dunque, cosa dovrei intendere, secondo te?