Elezioni regionali 2010

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Milano86
view post Posted on 12/4/2010, 19:55




Ballottaggi, Mantova e Vibo al centrodestra

ROMA - Mantova passa al centrodestra. E con lei anche Vibo Valentia. Restano invece al centrosinistra Macerata e Matera. E' questo, in sintesi, il risultato dei ballottaggi nelle 4 città capoluogo chiamate a scegliere il sindaco al secondo turno. Il dato di Mantova è quello che colpisce di più perché tocca la città considerata "roccaforte rossa" della Lombardia.

Qui il sindaco uscente, Fiorenza Brioni (centrosinistra), eletto al ballottaggio nel 2005 e ricandidatasi in questa tornata elettorale, non ce l'ha fatta a superare Nicola Sodano, sostenuto da Pdl e Lega. Sodano ha totalizzato il 52,2% dei voti contro il 47,8% dell'avversaria. A Vibo Valentia, in Calabria, è stato eletto sindaco Nicola D'Agostino, che aveva l'appoggio del Pdl e di 2 liste civiche. Ha preso il 59,2% delle preferenze contro il 40,7% di Michele Soriano, candidato di Pd, Idv, Sel e alcune liste civiche. A Macerata, nelle Marche, ha vinto di misura con il 50,3% Romano Carancini, appoggiato da Pd, Idv, Rifondazione e liste civiche, contro Fabio Pistarelli (49,7%), sostenuto da Pdl, Udc, da alcune liste civiche e anche dalla Lega Nord. Infine a Matera il nuovo sindaco sarà Salvatore Adduce, appoggiato dal centrosinistra, che ha ottenuto il 50,3% contro Angelo Raffaele Tosto, (49,7%) centrodestra. Al di la dei capoluoghi, tra le altre sfide emblematiche spicca quella di Vigevano (Pavia), dove il candidato della Lega, Andrea, che sfidava quello del Pdl, ha vinto con il 72,8% dei voti.

Sono stati chiusi alle 15 i seggi elettorali nei 41 comuni - tra i quali quattro capoluoghi (Macerata, Mantova, Matera e Vibo Valentia) - dove si sono svolti i ballottaggi per l'elezione dei sindaci. Si concludono così le operazioni di voto cominciate ieri.
Ai ballottaggi nei 41 comuni chiamati al voto per l'elezione dei sindaci, ha votato il 58,8% degli elettori. Lo si rileva dal sito del Viminale. Al primo turno l'affluenza era stata del 74,3%.

Il calo - a votazioni concluse - e' stato di oltre 15 punti.
Questa l'affluenza nei quattro capoluoghi chiamati alle urne (tra parentesi l'affluenza al primo turno):

- MACERATA 59,3% (71,2%)
- MANTOVA 59,9% (68,0%)
- MATERA 59,3% (80,2%)
- VIBO VALENTIA 57,8% (77,3%)

VERDINI, SUCCESSO STRAORDINARIO PER PDL - "Anche questi ballottaggi si sono conclusi con un successo straordinario per il Popolo della Libertà, che ha conquistato ulteriori 2 comuni capoluogo e 15 comuni superiori ai 15mila abitanti": così Denis Verdini coordinatore del Pdl in una nota. "E sarebbero stati molti di più - aggiunge - se non avessimo dovuto combattere con il grave problema dell'astensionismo, che in questo secondo turno elettorale amministrativo è salito del 15% rispetto al primo turno (questo deve far riflettere sull'opportunità del doppio turno, che porta ad eleggere i sindaci con meno voti di quanti ne abbiano presi al primo turno). In definitiva, sommando primo turno e ballottaggi - prosegue - il centrodestra ha conquistato 4 comuni capoluogo dei 9 al voto, contro i 2 che aveva vinto nelle precedenti amministrative. Ma anche nella 'rossa' Macerata, dove abbiamo perso per appena 126 voti, il Pdl si è rafforzato e si candida seriamente come alternativa di governo locale". "Per quanto riguarda i comuni superiori ai 15mila abitanti, - continua l'analisi di Verdini - il centrodestra ne ha conquistati 32, contro i 26 amministrati in precedenza. Ma va sottolineato il crollo del centrosinistra, che ha perso ben 17 comuni (passando da 38 a 21). Altri 11 comuni superiori ai 15mila abitanti, infatti, sono andati a liste civiche o piccole coalizioni che non possono identificarsi pienamente né con il centrodestra, né con il centrosinistra. Da segnalare, infine, la conquista da parte del Pdl di vere e proprie roccaforti 'rosse', quali ad esempio Pomigliano d'Arco (in provincia di Napoli) e San Giovanni in Fiore (in provincia di Cosenza)".

CESA, UDC DECISIVA, ELETTI 6 SINDACI DI CENTRO - "Dopo l'importante risultato ottenuto alle regionali, in cui abbiamo migliorato le nostre percentuali in tutte le regioni rispetto al 2005, anno in cui eravamo nel governo di centrodestra con Casini presidente della Camera, ancora una volta l'Udc si dimostra nei ballottaggi una forza autonoma e decisiva per la vittoria finale", afferma il segretario nazionale dell'Udc Lorenzo Cesa. "Il nostro apporto - aggiunge - risulta determinante in molti comuni al voto, ma il dato più significativo è che eleggiamo ben sei sindaci di centro, dando vita ad altrettante esperienze amministrative senza l'appoggio di Pd e Pdl"
 
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JOSIF SARDO
view post Posted on 12/4/2010, 20:35




altro che vittoria del pdl avete preso certe batoste dv cantavate gia vittoria,mantova vi ha aiutato l'astensionismo

a vigevano vi hanno votato i pddini vedi tu
 
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Milano86
view post Posted on 13/4/2010, 06:23




Per spiegarti un pò come stanno le cose.
P.s. a Vigevano era il PDL a fare alleanze a destra e a manca, infatti la Lega da sola ha vinto con più del 70% dei voti

Da: Repubblica.it

Ai ballottaggi l'onda lunga delle regionali
Tra exploit leghisti e ribaltoni al Sud


Il Carroccio si prende Mantova e umilia il Pdl nella sfida intestina di Vigevano
Berlusconi ride nel Mezzogiorno. Il secondo turno è la fotocopia delle regional


ROMA - I ballottaggi confermano. L'aria che tira in Italia, tira a destra. E se il 30 marzo per la maggioranza di governo era stata una vittoria in salsa verde anche oggi, con il secondo turno in 4 comuni capologo e in alcune decine di cittadine superiori ai 15mila abitanti, il Carroccio non ha certo da lamentarsi. Anzi. E' leghista l'uomo che per il centrodestra espugna Mantova. Ed è leghista il nuovo sindaco di Vigevano, vittorioso - e alla grande - nella sfida "intestina" col Pdl.

Nei quattro comuni capoluogo si partiva da 3-1 per il centrosinistra. Finisce 2-2, grazie all'exploit di Salvatore Adduce. E' in Basilicata che il Pd riduce i danni, e nelle città più grandi strappa un pareggio solo di nome. Nella sostanza, perché pesa come un macigno la sconfitta nella cittadina ai confini tra Lombardia ed Emilia.

Nei 64 comuni con più di 15mila abitanti si partiva da 37 a 25 per il centrosinistra (con due comuni "terzi"). Ora finisce con il centrodestra avanti 30 a 27, più due comuni alla Lega e cinque a sindaci di centro. Non è un terremoto, ma i numeri parlano chiaro.

Il responsabile degli Enti locali del Pd è contento per il pari nei capoluoghi, ma da questo secondo turno ai democratici non arrivano segnali se non di consolazione. Strappare Pietrasanta al Pdl e conservare un luogo di frontiera come Lamezia Terme (dove però è in corso una disputa sul premio di maggioranza) sono soddisfazioni. Divertente, anche, andare al governo a Cologno Monzese, regno di Mediaset. Ma insomma, per i democratici il quadro generale non è esaltante.

Sull'altro fronte, Calderoli legge i risultati ed esulta. Maliziosamente, non manca di far notare il successo lumbard: "Questo turno di ballottaggi conferma un clamoroso risultato per la maggioranza e un altrettanto clamoroso risultato per la Lega Nord, che conquista anche il comune di Vigevano da sola, contro tutto e tutti". In serata, Maroni dirà a proposito di Mantova che "dopo 65 anni è caduta la Bologna lombarda". Un altra cambiale, da aggiungere a tutte quelle firmate dopo le regionali, da riscuotere ad Arcore alla prima occasione.

Più che simbolica la sfida di Vigevano. Nella cittadina lombarda il ballottaggio era tra Andrea Sala, leghista, e Antonio Prati, del Pdl. E' finita malissimo per il berluscones, fermo al 27,2%. Al pupillo di Bossi un bulgaro 70% dei voti.

Al Sud, è il Pdl che ride. Tanti ribaltoni in Campania, per esempio, con la dolorosa sconfitta per il centrosinistra a Pomigliano d'Arco, terra di operai, licenziamenti e stabilimenti Fiat che passa dall'altra parte dopo quasi vent'anni. Ma il Pdl conquista anche Castellammare di Stabia, Castel Volturno, Cava dei Tirreni.

Erano circa un milione i cittadini chiamati alle urne per questo secondo turno. In ogni caso, non ci sarebbe stato un terremoto. Ma conservare Mantova, per il Pd, sarebbe stata una boccata d'ossigeno. Non è andata così. Così il secondo turno è stato un po' la fotocopia del primo, quando si è votato anche per le Regioni. La stessa fotografia di un centrodestra a trazione leghista al Nord e fortissimo al Sud, con un Pd che tappa falle qui e là ma vede il suo territorio assottigliarsi. Proprio in quel voto amministrativo dove era sempre stato in grado di compensare la forza nazionale del centrodestra.
 
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view post Posted on 13/4/2010, 10:18
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la conseguenza di una maggioranza coesa per il paese
 
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negramaro3
view post Posted on 14/4/2010, 11:27




Pdl (e Pd) ormai al lumicino

la sfida termina 2-2 (con la destra che perde Matera) anzichè 1000 a zero


ma per l' informazione di regime è una affermazione totale di Silvio Berlusconi

su, aprite gli occhi, è finita!
 
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Milano86
view post Posted on 14/4/2010, 11:29




CITAZIONE (negramaro3 @ 14/4/2010, 12:27)
Pdl (e Pd) ormai al lumicino

la sfida termina 2-2 (con la destra che perde Matera) anzichè 1000 a zero


ma per l' informazione di regime è una affermazione totale di Silvio Berlusconi

su, aprite gli occhi, è finita!

Beh, è chiaro che il Centeodestra (non il PDL) le ha vinte le elezioni. Si partiva da un Centrosinistra in vantaggio di molto e si è arrivati a un CDX in vantaggio di poco, il successo c'è.
E' chiaro che il PDL ha avuto un calo e di certo i berluscones dovranno riflettere sul dato di Vigevano, hanno preso un distacco di 40 punti percentuali dal candidato della Lega nonostante avessero stretto alleanze con Verdi, Forza Nuova e altri partiti.
 
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view post Posted on 15/4/2010, 07:24
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il centro destra continuerà a vincere se la sinistra continuerà ad essere così
 
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negramaro3
view post Posted on 16/4/2010, 08:11




ma no, semplicemente siamo in un clima alla 1984, chi ha il potere vince

ma prima o poi l' Italia si sveglierà
 
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negramaro3
view post Posted on 26/6/2010, 09:54




http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/201...l?uuid=AYjF1Q2B


Mezz'ora a tu per tu con il presidente Napolitano, per confrontarsi sulla situazione (e soprattutto i possibili sviluppi) dei ricorsi presentati contro le elezioni regionali piemontesi, sulle quali il Tar si potrebbe esprimere già nel l'udienza fissata per giovedì prossimo.
Ieri mattina Roberto Cota è volato a Roma per un incontro al Quirinale fissato in tutta fretta, per un colloquio – «cordiale e positivo», come trapela dal governatore leghista – che tuttavia dimostra come sia incerto l'esito della vicenda.
«Se il Tar annullasse le elezioni sarebbe come un golpe. Vorrebbe dire rubare il voto ai piemontesi», ha dichiarato Cota nelle scorse ore, a più riprese; e per lunedì sera a Torino Lega e Pdl hanno organizzato una fiaccolata «per la difesa della democrazia», un appuntamento che il segretario del Pd piemontese, Gianfranco Morgando, ieri ha prontamente bollato come «un'iniziativa volta a intimidire la magistratura e l'opinione pubblica e ad alzare il livello della tensione intorno alla decisione del Tar».
Nell'ambiente che circonda i giudici amministrativi torinesi intanto cresce la sensazione che l'udienza di giovedì sia aperta a ogni possibile soluzione. I ricorsi pendenti sono due, ma la trattazione di quello che contesta l'ammissione della lista "Pensionati per Cota", sostenendo che vi sono state irregolarità nell'autenticazione delle firme, verrà probabilmente differita di un paio di settimane, per dare modo agli avvocati difensori di Roberto Cota – ai quali nelle ultime ore si è aggiunto Carlo Emanuele Gallo, noto amministrativista torinese – di esaminare i motivi aggiunti dalla controparte sulla base dell'inchiesta penale.
Più probabile, invece, che giovedì il Tar si esprima sull'altro ricorso, che punta il dito contro simboli considerati troppo simili e l'ammissione della lista Scanderebech. «Non mi stupirei se giovedì si arrivasse a una sentenza», prevede l'avvocato Francesco Dal Piaz, che a sua volta ha depositato un altro ricorso sulle elezioni regionali di marzo; «la questione è troppo delicata, i giudici sanno di aver poco tempo a disposizione», prevede Dal Piaz, che sul merito ammette: «La partita è apertissima».

Concorda Mario Comba, avvocato e docente di diritto pubblico comparato all'Università di Torino, secondo il quale «qualora la sentenza finale accogliesse il ricorso e ordinasse di ripetere le elezioni», si aprirebbe un'altra questione: «Bisognerà ancora stabilire se le elezioni dovranno essere svolte con i medesimi candidati che si sono presentati a quelle del 28 e 29 marzo, naturalmente con l'eccezione delle liste la cui ammissione è stata annullata, oppure se sarà necessario ripresentare i candidati presidenti e le liste». «La prima soluzione rispetterebbe il principio della conservazione degli atti per il quale il procedimento elettorale può essere ripetuto con la sola eliminazione delle liste illegittimamente presentate – fa notare Comba – , mentre la seconda opzione farebbe prevalere il principio sostanziale di consentire una competizione elettorale con tutti i candidati che intendano presentarsi».
Nel caso in cui si dovesse tornare alle urne, per la nuova consultazione elettorale si dovrebbe attendere per lo meno l'autunno, aprendo l'ennesima questione: a chi affidare la guida dell'ente nei prossimi mesi? Sulla carta, almeno tre le soluzioni possibili: un ritorno della giunta Bresso, la conferma dell'esecutivo Cota o la nomina di un commissario ad acta, tutti comunque con potere limitato all'ordinaria amministrazione
 
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Jacopo Vibio Frentano
view post Posted on 12/9/2011, 11:28




CITAZIONE (emoned @ 31/3/2010, 18:50) 
Se in queste condizioni, di attacco a Berlusconi giudiziario, mediatico, scandalistico, con la crisi economica, con un governo che non ha fatto ancora sostanziali riforme, il PD non riesce a guadagnare nulla, figurarsi quando, nei prossimi anni, l'Italia uscirà dalla crisi e il governo avvierà le riforme.
Il governo lo potete vedere con i binocoli.

bello vedere come emoned non ci avesse capito un cazzo di nessun argomento toccato.
 
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negramaro3
view post Posted on 27/9/2011, 09:29




CITAZIONE (Jacopo Vibio Frentano @ 12/9/2011, 12:28) 
bello vedere come emoned non ci avesse capito un cazzo di nessun argomento toccato.

in questo può dare al mano al suo eterno nemico flavio, un altro che doveva avere la sfera di cristallo in crisi
 
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85 replies since 30/3/2010, 15:13   751 views
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